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  • Redazione La Capitale

"Qui voi froci non ci dovete stare": aggressione omofoba alla Pisana

Ad intervenire in difesa dei ragazzi sono stati i carabinieri, che dopo la denuncia hanno identificato il gruppo di aggressori

aggressione pisana

L'episodio risale a mercoledì 7 agosto ed è avvenuto alla Pisana, nella periferia ovest della Capitale, dove si è verificato l'ennesimo episodio di omofobia. A subire l'aggressione è stato Gianluca, vittima assieme ad un amico di un attacco omofobo da parte di un gruppo di ragazzi di nazionalità egiziana che si è accanito contro la coppia con urla e bottigliate. Dopo le violenze verbali i due ragazzi si sono diretti presso la caserma più vicina e hanno raccontato l'accaduto ad una pattuglia che è intervenuta sul posto identificando il gruppo.


Aggressione omofoba alla Pisana, il racconto di una delle vittime

«Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione», ha raccontato Gianluca, uno dei due ragazzi aggrediti, all'Osservatore d'Italia.


Prima gli insulti omofobi, «questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare», poi l'aggressione fisica. Il branco poi si è scagliato contro i due lanciando bottiglie di vetro con violenza: «Abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso - aggiunge Gianluca - e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando».


La denuncia in caserma: "Queste aggressioni debbono terminare"

«Queste aggressioni debbono terminare», continua Gianluca dopo la denuncia in caserma. «Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo».


Secondo quanto riferito dai carabinieri gli aggressori hanno volti noti, già schedati per alcuni precedenti, ma nella zona non ci sono telecamere di videosorveglianza che possono fornire supporto alle indagini.




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