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Quarticciolo, scuola Pirotta chiusa per legionella: la protesta dei genitori

Rebecca Manganaro

Da oltre due settimane l'unica scuola del quartiere è chiusa. Disagi per studenti e famiglie, mentre cresce la preoccupazione per il futuro dell’istituto. Oggi la protesta davanti alla scuola Ghini

scuola Pirotta
Scuola Pirotta

Da due settimane la scuola di via Pirotta, l’unica presente nel quartiere, è chiusa a causa della legionella rilevata nell’impianto idrico. La protesta dei genitori è chiara: «Abbiamo i figli divisi fra più plessi, alcuni bambini hanno ancora zaini e libri a via Pirotta, le classi sono dimezzate per le assenze e i programmi didattici sono bloccati. Non sappiamo quando la scuola riaprirà e quale sia la reale situazione sanitaria. Chiediamo risposte immediate da parte del Comune e delle istituzioni competenti».


La chiusura della scuola Pirotta ha acceso un campanello d’allarme nella comunità locale. I cittadini temono che questo possa essere un ulteriore passo verso la chiusura definitiva della scuola, già penalizzata in passato con il dimensionamento scolastico e lo spostamento della segreteria. «Il Quarticciolo è un quartiere abbandonato – denunciano i residenti – siamo sulle cronache ogni giorno, ma non è chiaro cosa verrà fatto per risolvere questa emergenza».


Oggi, giovedì 30 gennaio, genitori, insegnanti e associazioni del quartiere manifesteranno davanti alla scuola Ghini, in via del Campo 57. La mobilitazione proseguirà con un corteo nelle strade del Quarticciolo previsto per il 1 marzo.


La scoperta del batterio e la chiusura della scuola

L’allarme legionella è scattato il 9 gennaio, quando un’analisi ha confermato la presenza del batterio nell’acqua della scuola. La decisione di chiudere l’istituto è stata presa dal preside Carlo Zichella per tutelare la sicurezza di studenti e personale. L’Asl aveva inizialmente suggerito misure di prevenzione come l’uso limitato dell’acqua e dispositivi di protezione, ma la scuola ha optato per una chiusura temporanea.


Dal 13 gennaio gli studenti sono stati redistribuiti tra le sedi di via Luca Ghini, via Bonafede e la scuola primaria Marconi. Tuttavia, il trasferimento forzato ha comportato numerose difficoltà logistiche, e molte famiglie denunciano il disagio e la frammentazione dell’offerta educativa.


Bonifica e attesa per la riapertura

Il 16 gennaio sono iniziati i lavori di bonifica, con la sanificazione delle tubature attraverso un processo di iperclorazione.

Cecilia Fannunza, assessora alla Scuola del municipio V, ha dichiarato a La Capitale: «Abbiamo adottato un approccio prudente per proteggere bambini e personale. La sanificazione degli impianti idrici richiede tempo e successivi controlli. Stiamo seguendo tutte le prescrizioni dell’Asl con la massima celerità».


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