Quarticciolo, scuola Pirotta chiusa per legionella: la protesta dei genitori
Da oltre due settimane l'unica scuola del quartiere è chiusa. Disagi per studenti e famiglie, mentre cresce la preoccupazione per il futuro dell’istituto. Oggi la protesta davanti alla scuola Ghini
![scuola Pirotta](https://static.wixstatic.com/media/50e39b_92fbe98d11db4cceb46ba142925f750b~mv2.webp/v1/fill/w_800,h_450,al_c,q_80,enc_avif,quality_auto/50e39b_92fbe98d11db4cceb46ba142925f750b~mv2.webp)
Da due settimane la scuola di via Pirotta, l’unica presente nel quartiere, è chiusa a causa della legionella rilevata nell’impianto idrico. La protesta dei genitori è chiara: «Abbiamo i figli divisi fra più plessi, alcuni bambini hanno ancora zaini e libri a via Pirotta, le classi sono dimezzate per le assenze e i programmi didattici sono bloccati. Non sappiamo quando la scuola riaprirà e quale sia la reale situazione sanitaria. Chiediamo risposte immediate da parte del Comune e delle istituzioni competenti».
La chiusura della scuola Pirotta ha acceso un campanello d’allarme nella comunità locale. I cittadini temono che questo possa essere un ulteriore passo verso la chiusura definitiva della scuola, già penalizzata in passato con il dimensionamento scolastico e lo spostamento della segreteria. «Il Quarticciolo è un quartiere abbandonato – denunciano i residenti – siamo sulle cronache ogni giorno, ma non è chiaro cosa verrà fatto per risolvere questa emergenza».
Oggi, giovedì 30 gennaio, genitori, insegnanti e associazioni del quartiere manifesteranno davanti alla scuola Ghini, in via del Campo 57. La mobilitazione proseguirà con un corteo nelle strade del Quarticciolo previsto per il 1 marzo.
La scoperta del batterio e la chiusura della scuola
L’allarme legionella è scattato il 9 gennaio, quando un’analisi ha confermato la presenza del batterio nell’acqua della scuola. La decisione di chiudere l’istituto è stata presa dal preside Carlo Zichella per tutelare la sicurezza di studenti e personale. L’Asl aveva inizialmente suggerito misure di prevenzione come l’uso limitato dell’acqua e dispositivi di protezione, ma la scuola ha optato per una chiusura temporanea.
Dal 13 gennaio gli studenti sono stati redistribuiti tra le sedi di via Luca Ghini, via Bonafede e la scuola primaria Marconi. Tuttavia, il trasferimento forzato ha comportato numerose difficoltà logistiche, e molte famiglie denunciano il disagio e la frammentazione dell’offerta educativa.
Bonifica e attesa per la riapertura
Il 16 gennaio sono iniziati i lavori di bonifica, con la sanificazione delle tubature attraverso un processo di iperclorazione.
Cecilia Fannunza, assessora alla Scuola del municipio V, ha dichiarato a La Capitale: «Abbiamo adottato un approccio prudente per proteggere bambini e personale. La sanificazione degli impianti idrici richiede tempo e successivi controlli. Stiamo seguendo tutte le prescrizioni dell’Asl con la massima celerità».
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