Classifica sulla qualità della vita a Roma, Calenda: «Troppi cantieri. Rischio collasso». Fi Roma: «I romani lo hanno capito da tempo»
Il candidato sindaco di Roma delle amministrative del 2021 e attuale leader di Azione commenta i dati del Sole 24 ore
Oggi il Sole 24 ore ha pubblicato uno dei suoi consueti rapporti con le relative classifiche. Quello odierno è sulla qualità della vita, nelle varie città del Paese. Oltre ad emergere non è una Capitale per giovani, la classifica è impietosa con Roma, crollando in classifica di ben 24 posizioni.
Il commento di Carlo Calenda: «Troppi cantieri»
A commentare la classifica sulla qualità della vita anche Carlo Calenda: «Roma è crollata di ventiquattro posizioni nella classifica delle città in termini di qualità della vita. Forse qualcosa va rivisto nella strategia della giunta Gualtieri - scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda -. Troppi cantieri aperti di cui la maggior parte non sarà pronta per il Giubileo e poca attenzione al decoro urbano».
Il rischio secondo il leader di Azione è che «con l'afflusso dei pellegrini per il Giubileo la città collassi. Venerdì - conclude l'ex candidato sindaco della Capitale -, faremo una conferenza stampa per presentare i nostri punti programmatici prioritari».
Forza Italia: «I romani lo hanno capito ormai da tempo»
Le opposizioni adesso affondano sulla classifica elaborata sulla qualità della vita. Dopo Calenda anche l Forza Italia romana: «I romani lo hanno capito ormai da tempo, ma ora arriva anche la certificazione della classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore con Roma che precipita di 24 posizioni scendendo al 59esimo posto».
«La Capitale - scrivono ancora i forzisti -, perde punti in ogni ambito, dai servizi agli affitti e alla sicurezza, un crollo che certifica il fallimento del sindaco Roberto Gualtieri che sta cercando di mascherare la realtà con i cantieri del Giubileo che però, come è ormai chiaro, non risolveranno i problemi strutturali che gravano sulla città sempre più stretta nella morsa del traffico, del degrado, dell’incuria, dell’inefficienza».
Poi l'affondo finale: «Il Sindaco esca dalla bolla social e torni ad interessarsi dei problemi quotidiani dei cittadini».
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