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Rebecca Manganaro

Presidio a Roma per chiedere la fine dei circhi con animali: «Urge una legge»

L'iniziativa si svolgerà domenica 12 gennaio in risposta all'aggressione a dei leoni durante uno spettacolo del Circo M. Orfei a Licola, che ha suscitato grande indignazione

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

È stato organizzato un presidio in via Torrevecchia 1110 (angolo Via Boccea), domenica 12 gennaio dalle ore 15 alle 17, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una legge che vieti l’utilizzo di animali nei circhi. L'iniziativa segue un episodio avvenuto il 24 dicembre scorso, quando durante uno spettacolo del Circo M. Orfei, un addestratore ha colpito con frustate e lanciato una pedana a leoni visibilmente agitati, suscitando l’indignazione di molte persone.


La crudeltà nei circhi: l’esempio di Licola

Il caso di Licola, frazione di Giugliano in provincia di Napoli, ha sollevato nuove polemiche riguardo all’uso di animali nei circhi. Durante lo spettacolo, i leoni, trattati con violenza e costretti a esibirsi in condizioni di stress, hanno rappresentato l’ennesima testimonianza della brutalità insita in questa pratica. L’episodio ha messo in evidenza la necessità di fermare l’utilizzo di animali nei circhi, una pratica che continua a violare i diritti e la dignità degli esseri viventi.


La richiesta di legge e la mobilitazione animalista

L’Associazione Animalisti Italiani ha ribadito la necessità urgente di una legge che ponga fine all’utilizzo di animali nei circhi. Secondo quanto dichiarato da Carmine De Nuzzo, Consigliere Nazionale dell’associazione, il Parlamento italiano ha rinviato ancora una volta l’approvazione di una normativa che vieti l’impiego di animali selvatici nei circhi. Il ritardo nell’attuazione della legge continua a permettere a tigri, elefanti e leoni di essere sfruttati in condizioni inaccettabili.


L’esempio delle leggi europee

Numerosi Paesi europei hanno già adottato leggi che vietano l’utilizzo di animali nei circhi. La Grecia, per prima, ha introdotto un divieto totale, seguita da Malta, Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Polonia, Svezia, Regno Unito e Spagna. Diverse regioni spagnole, come la Catalogna e le Isole Baleari, hanno imposto leggi simili. Questi Paesi hanno scelto di promuovere nuovi modelli di intrattenimento che non sfruttano gli animali, puntando sulla creatività umana.


L’Italia deve fare di più

Nonostante le sollecitazioni, l’Italia continua a procrastinare l’adozione di una legge che vieti l’uso di animali nei circhi. Il Codice dello Spettacolo, approvato nel luglio 2022, prevede un periodo di transizione che, però, si sta rivelando troppo lungo, continuando a permettere l’impiego di animali nei circhi. L’Italia è chiamata a seguire l’esempio di altri Paesi europei e ad abbandonare una pratica che non ha più spazio in una società civile ed etica.

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