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Il presidente dell'Osservatorio Antimafia di Ostia alza la voce: «I cittadini non hanno paura, mare è libero e tale resterà»

Giacomo Zito

In risposta all'atto intimidatorio degli incendi a Ostia interviene il presidente dell'Osservatorio Antimafia

incendio stabilimento ostia

«Se qualcuno crede davvero di poter tenere in scacco una città con la paura, se pensa di poter fermare il cambiamento nella gestione del mare con il fuoco, vogliamo dirgli una cosa molto chiara: a Ostia troverà cittadini per bene che non hanno paura e che non si lasciano offuscare la vista da fumo e fuliggine. Il mare di Ostia è libero e tale resterà».


Dopo aver trascorso le ultime 48 ore a monitorare l’evolversi delle indagini, il presidente dell’Osservatorio per la Legalità e l’Antimafia Sociale del Municipio X, Federico Ruffo, interviene così sui roghi che in poche ore hanno incenerito le strutture di storici stabilimenti balneari.


«Da giornalista prima e da tecnico delle istituzioni poi, ho ritenuto saggio lasciar lavorare gli investigatori prima di pronunciare anche solo mezza parola. Non può sfuggire tuttavia come sei stabilimenti siano stati dati alle fiamme in 48 ore – sette se si considera il rogo di poche settimane fa al Faber Village, luogo simbolo di ogni bene mai confiscato alle mafie di Ostia – proprio mentre, per la prima volta nella sua storia, Ostia vede andare al bando 31 concessioni balneari. Non può sfuggire come il fumo si sia alzato su tutto il lungomare proprio mentre, per la prima volta in 70 anni, il mare torna a essere di tutti», sottolinea Ruffo.


«Le indagini faranno il loro corso, ma a prescindere dall’esito, una cosa dev’essere molto chiara: se qualcuno crede di poter fermare il nuovo mare con benzina e paura, se crede di poter spaventare chi vuole partecipare ai bandi utilizzando fumo e terrore, sta perdendo tempo. Perché dall’altra parte troverà tutta Ostia per bene, il che significa tutta Ostia, perché questa città è composta solo di persone per bene».


«Ostia – conclude Ruffo – avrà una stagione balneare, Ostia avrà un nuovo concetto di mare, fatto di legalità, di regole, di apertura a tutti, perché il mare è di tutti. Lo avrà a costo di dover presidiare in prima persona ogni metro di spiaggia».

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