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Camilla Palladino

Presentato in commissione il nuovo Piano sociale del Campidoglio. Funari: «148 azioni concrete entro il 2026»

Aggiornamento: 6 nov 2024

L'assessora alle Politiche sociali del Campidoglio Barbara Funari ha presentato per la prima volta ai consiglieri capitolini il nuovo schema del Piano sociale cittadino che accompagnerà le politiche sociali della Capitale fino al 2026

Tende a stazione Termini (Immagine di repertorio de La Capitale)
Tende a stazione Termini (Immagine di repertorio de La Capitale)

«Non è un testo di buone intenzioni o uno studio scientifico: deve arrivare a cambiare la vita dei romani con azioni e servizi concreti che attueremo seguendo indicazioni che arrivano fino al 2026». Con queste parole l'assessora alle Politiche sociali del Campidoglio Barbara Funari ha presentato per la prima volta ai consiglieri capitolini il nuovo schema del Piano sociale cittadino che accompagnerà le politiche sociali della Capitale fino al 2026, «con un focus sulle azioni specifiche previste per il Giubileo». L'illustrazione del Piano è avvenuta durante la seduta della commissione capitolina Affari sociali, presieduta dalla consigliera dem Nella Converti, nella tarda mattinata di martedì 5 novembre.


Nove direttrici operative e 148 azioni concrete nel Piano sociale

Il lungo documento è sostanzialmente composto da «nove direttrici operative - ha spiegato l'assessora Funari in commissione - arricchite dai risultati dei world caffè organizzati nelle periferie di Roma, con cittadini, sindacati, terzo settore e operatori sociali, che hanno portato alla versione definitiva della delibera, al cui interno sono allegati per la prima volta in maniera coordinata tutti e 15 i piani di zona Municipali, nel segno delle tre “P” del documento programmatico 2023: partecipazione, programmazione e prossimità». La bozza della delibera include inoltre «148 schede che rappresentano le azioni concrete da attuare fino a fine mandato».


I finanziamenti per le politiche sociali

Funari ha poi elencato alcuni dei punti fondamentali che costituiscono il testo: «Un intero capitolo dedicato agli strumenti di verifica, perché lavoreremo molto su monitoraggio e valutazione, su ognuna delle azioni, vecchie o nuove» e «un capitolo sui finanziamenti, per identificare correttamente il fabbisogno». Su quest'ultimo tema, infine, sarà necessario un lavoro in sinergia con la Regione Lazio: «Oltre ai dati di contesto, che entro questi ultimi due anni di mandato capiremo come mettere a sistema, e all'offerta attuale dei servizi sociali che sono stati collegati alle aree e ricondotti al nomenclatore regionale, un intero capitolo è dedicato ai servizi non mappati dal nomenclatore. Parlo di tutti quei servizi che Roma fa, anche per la sua storia e specificità, ma non esistono nel finanziamento ordinario regionale, e che possono servire per una futura proposta di ampliamento».


Gli ulteriori passaggi in commissione prima dell'aula Giulio Cesare

Prima della fine della seduta, la presidente della commissione Converti ha sottolineato: «Questa è una prima commissione, studieremo il Piano nel dettaglio prima di arrivare in aula Giulio Cesare avendone esaminato tutti gli aspetti strutturali e di dettaglio». Dopo l'approvazione in Giunta avvenuta sabato 2 novembre e i dovuti passaggi in commissione, infatti, il testo dovrà passare al vaglio dell'assemblea capitolina.

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