Posizionate 5mila nuove piante su 5 ettari del parco Alessandrino: «Una vera e propria foresta urbana»
Gli interventi rientrano nel piano nazionale di forestazione previsto dal Pnrr, che nella Città metropolitana di Roma si è concretizzato nell'elaborazione di 15 progetti
Circa 5mila nuove piante su una superficie di oltre 5 ettari all'interno del parco Alessandrino. Alberi e arbusti che costituiranno una vera e propria foresta urbana. Le operazioni di messa a dimora nell'area verde del V municipio saranno concluse nel giro dei prossimi due o tre giorni, come annunciato nel corso del sopralluogo condotto sul posto nel primo pomeriggio di mercoledì 4 dicembre dal sindaco Roberto Gualtieri insieme all'assessora capitolina all'Ambiente, agricoltura e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, a cui hanno partecipato anche una rete di associazioni, una parrocchia e due comitati del quartiere. Poi sarà il turno delle piantumazioni nel parco di Bonafede e a Ponte di Nona. Il parco dell'Alessandrino si arricchisce così di migliaia di alberi, tra querce, pioppi, cerri e altri tipi di vegetazione autoctona. Un mix di essenze scelto con il supporto delle università Sapienza di Roma e della Tuscia.
I progetti di foresta urbana a partire dal parco Alessandrino
Al momento della messa a dimora le piante (composte per il 70 per cento da alberi e per il 30 per cento da arbusti) hanno due anni, nel giro dei prossimi cinque raggiungeranno un'altezza di circa tre metri e mezzo, e tra 15 anni avranno l'aspetto di un fitto bosco. Gli interventi rientrano nel piano nazionale di forestazione previsto dal Pnrr, che nella Città metropolitana di Roma si è concretizzato nell'elaborazione di 15 progetti, quattro da realizzare nella prima annualità (entro gennaio 2025) e undici nella seconda (entro giugno 2026), per un totale di 933mila nuove piante forestali e un costo complessivo di 40 milioni di euro. Solo per le prime quattro foreste urbane (Alessandrino, Bonafede, Gastinelli e una parte di Castel Porziano) i fondi stanziati sono pari a 12 milioni di euro.
Gualtieri: «Foreste urbane su quasi quasi 10 chilometri quadrati, pari al 10 per cento della superficie di Parigi»
«Il bosco dell'Alessandrino ha una funzione prevalentemente ambientale, perché ha lo scopo di assorbire CO2, mitigare le isole di calore e purificare l'aria. Abbiamo fatto uno studio per partire dalle zone della città in cui le temperature sono più alte. Questo è uno dei municipi che ha le isole di calore più marcate, quindi qui era necessario densificare la superficie verde», spiega Gualtieri prima di posizionare nel terreno una delle piantine di due anni, la protezione in fibra di cocco e lo shelter per proteggerla e massimizzare le possibilità di sopravvivenza. L'appalto infatti, come ricordato dal primo cittadino, prevede la manutenzione per i primi cinque anni e quindi la sostituzione delle piante che non hanno attecchito.
«Stiamo facendo un salto di qualità dai 300mila alberi pubblici che abbiamo adesso. Questi interventi, sommati a quelli di arredo urbano sulle strade, cubano complessivamente più di un milione di alberi che avranno un macro impatto sulla riduzione media delle temperature in città. Le operazioni di forestazione urbana riguarderanno in totale quasi 10 chilometri quadrati, pari al 10 per cento della superficie di Parigi», conclude il sindaco.
Alfonsi: «Una grande emozione»
E aggiunge l'assessora Alfonsi: «A Roma può essere difficile anche piantare gli alberi, infatti ci siamo scontrati con alcuni reperti archeologici e abbiamo dovuto cambiare le aree prescelte. Con questi interventi stiamo anticipando la direttiva europea sul risarcimento alla natura, quindi un obbligo di legge che avremmo dovuto affrontare in ogni caso nei prossimi anni. Tutti questi interventi sono compresi nel Piano dell'adattamento climatico, proprio perché producono un effetto sull'ambiente. Basti pensare che non venivano creati boschi in Italia dagli anni Settanta. Soprattutto è una grande emozione perché noi abbiamo seguito la crescita di queste piante fin dal loro seme».
Ma non è tutto. In totale nella Città metropolitana i nuovi impianti boschivi saranno 67, distribuiti lungo il litorale, nella Campagna Romana, nella Valle dell'Aniene e nelle aree extraurbane dei Lepini e dei Prenestini. Nel territorio del comune di Roma sono 34 gli impianti per circa 660 ettari, di cui 337 ettari a Castelporziano. In particolare i progetti che interessano la Città metropolitana nel primo bando Pnrr sono: parco Alessandrino (V municipio) per 5,08 ettari, parco Bonafede (V municipio) per 5,78 ettari, parco Gastinelli (VI municipio) per 3,17 ettari, Tenuta di Castelporziano (X municipio) per 59,33 ettari, Civitavecchia per 7,37 ettari, Fiumicino per 3,53 ettari, Acilia Malafede (X municipio) per 3,26 ettari, Acque Rosse (X municipio) per 17,99 ettari, Castelporziano (località Finocchiella) per 15,47 ettari, Castelporziano (località Casaletto) per 4,77 ettari.
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