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Porto di Fiumicino, i comitati chiedono di vedere le autorizzazioni ma «la commissione non fa trasparenza»

Anita Armenise

La Fiumicino Waterfront, società che ha la concessione demaniale per fare il porto, non fornisce evidenze sulle autorizzazioni per costruire il muro e il Comune dichiara che è tutto legittimo

muro fiumicino
Il muro comparso nella notte tra il 3 e il 4 marzo sulla spiaggia del Vecchio Faro di Fiumicino

Ancora nessuna risposta concreta ai comitati che chiedono chiarezza sulla presenza dei permessi che hanno autorizzato la costruzione del muro di new jersey, comparso nella notte del 3 marzo sulla spiaggia di Fiumicino. La Fiumicino Waterfront, società che ha la concessione demaniale, non fornisce evidenze e il Comune dichiara che è tutto legittimo. Ma la Commissione trasparenza del consiglio comunale di Fiumicino che si è svolta ieri, che aveva all'ordine del giorno l'analisi delle autorizzazioni relative al muro, non ha saputo dare una visione chiara.


Porto di Fiumicino, richiesto l'accesso agli atti: per il muro non necessarie autorizzazioni

Sì perchè, secondo quanto riportato dai comitati, dei tre dirigenti convocati, l'unico presente è stato il responsabile del Settore edilizia, il quale ha risposto alle domande dei consiglieri e poi, a seduta chiusa, anche a quelle dei cittadini presenti. Ma l'assenza degli altri dirigenti ha impedito un'analisi completa della questione, lasciando ancora molte zone d'ombra nella gestione delle autorizzazioni.


Il dirigente presente ha reso noto che la Fiumicino Waterfront, titolare della concessione demaniale, ha presentato diverse comunicazioni di inizio lavori. Ma alle richieste di accesso agli atti avanzate sia dai consiglieri che dal comitato cittadino «non è stata fornita alcuna risposta ufficiale». raccontano.


Secondo il responsabile, spiegano i comitati, la perimetrazione realizzata «è di natura temporanea» ed è destinata a delimitare un'area di cantiere per la costruzione di due «pennelli», anch'essi temporanei, la cui funzione sarebbe quella di evitare l'insabbiamento dell'imboccatura del porticciolo.


«Tale opera però non ha nulla a che vedere con la progettualità del porto turistico-crocieristico e non è presente nella documentazione di progetto depositati nella procedura di Valutazione di impatto ambientale», scrivono i comitati. Il dirigente sarebbe poi arrivato al punto spiegando che per la perimetrazione non erano necessari permessi specifici, mentre saranno indispensabili per l'effettiva apertura del cantiere, che al momento tali non sono state ancora ottenute. Nessuno sbilanciamento quindi sui tempi di realizzazione dell'intervento.


Secondo «Tavoli del Porto», rimangono aperti diversi interrogativi: «è legittimo consentire, con una semplice comunicazione di inizio lavori, la costruzione di un massiccio muro di new jersey in cemento e rete elettrosaldata, movimentati con l'ausilio di mezzi pesanti?». E anora: «Qual è il ruolo effettivo del comune di Fiumicino, in quanto Soggetto Attuatore secondo il Decreto Giubileo?».


Visto che la Fiumicino Waterfront «non dispone delle autorizzazioni necessarie per l'avvio del cantiere», i comitati chiedono l'immediato ripristino del libero accesso al mare, che, eventualmente, dovrebbe essere limitato solo per il tempo strettamente necessario al completamento dei lavori «quando e se saranno autorizzati».






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