Ponte Mammolo, allarme diossine: valori 306 volte superiori ai limiti
L'Arpa Lazio ha effettuato un monitoraggio sulla qualità dell'aria e la presenza di diossine dopo l'incendio divampato a Ponte Mammolo pochi giorni fa
Diossine 306 volte superiori ai limiti nella zona dell'incendio divampato lo scorso 28 luglio a Ponte Mammolo. L'allerta parte dai dati forniti dall'Arpa Lazio (l'Agenzia regionale per la protezione ambientale), che ha effettuato un monitoraggio sulla qualità dell'aria tra il 29 e il 30 luglio.
I valori di diossine nell'aria di Ponte Mammolo
Stando alle rilevazioni, i valori di diossina nell'aria sono pari a 92 pg/m3 e sebbene non esista un riferimento normativo preciso per quanto riguarda i limiti, un documento dell'Oms (l'Organizzazione mondiale della salute) «stima concentrazioni di tossicità equivalente di diossine e furani in ambiente urbani pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l'incendio ha effettivamente generato diossina».
L'ordinanza del sindaco Gualtieri
Per questo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nella serata di mercoledì 31 luglio ha firmato un'ordinanza per disporre divieti e raccomandazioni per la cittadinanza. Vietato dunque raccogliere alimenti di origine vegetale e animale per il consumo o la vendita, così come il pascolo e il razzolamento degli animali da cortile e l'uso di foraggi e cereali per animali coltivati nel raggio di un chilometri dal fulcro dell'incendio (qui la lista delle strade interessate).
Viene inoltre raccomandato di lavare e pulire accuratamente balconi e davanzali delle abitazioni, frutta e verdura coltivata in zona (e qualsiasi alimento conservato all'aperto) prima di consumarla, e i filtri di climatizzatori e raffrescatori, secondo le modalità prescritte dai manuali di uso e funzionamento.
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