«Più inclusione negli eventi del Campidoglio»: firmato il protocollo con la scuola popolare di musica Donna Olimpia
Il progetto del Campidoglio, finanziato con 90mila euro all'anno per tre anni, si chiama «Pratiche musicali permanenti per comunità accessibili» e prevede una collaborazione con l’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo
Rendere più inclusivi gli eventi organizzati in città. Con questo obiettivo è stato firmato nella mattinata di lunedì 20 gennaio nella sala delle Bandiere di Palazzo Senatorio il protocollo con la scuola popolare di musica Donna Olimpia. Il progetto del Campidoglio, finanziato con 90mila euro all'anno per tre anni, si chiama «Pratiche musicali permanenti per comunità accessibili» e prevede una collaborazione con l’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo: un ensemble musicale integrato composto un nucleo di circa 29 persone adulte con disabilità, i loro operatori sociosanitari e musicisti professionisti selezionati tra gli insegnanti della scuola o provenienti da prestigiose realtà musicali nazionali.
L'intesa prevede webinar, corsi di formazione individuale e collettiva, ma anche un concerto il 5 maggio all'auditorium Parco della musica e altre iniziative per la Festa europea della musica il 21 giugno. Il tutto per dimostrare che con la musica si possono superare i pregiudizi, creare spazi di socialità, far crescere le relazioni umane e stimolare l’integrazione. A firmare pubblicamente il protocollo sono stati il sindaco Roberto Gualtieri, che si è detto «particolarmente orgoglioso» del progetto, l'assessore capitolino alla Cultura Massimiliano Smeriglio e il direttore della scuola Stefano Ribeca.
Inoltre quest'anno la scuola popolare di musica Donna Olimpia compie 50 anni. Festeggia dunque un traguardo importante e un passo in avanti verso l'affermazione: «Questo per noi è un anno particolare e simbolico, perché l'Orchestra è un progetto che portiamo avanti da una decina di anni e finalmente può diventare più stabile», racconta Ribeca. E «oggi - aggiunge Smeriglio - avviene un ulteriore passaggio: la triennalità dà la possibilità di pianificare e di far nascere un rapporto di rete importante tra diversi servizi e professionalità musicali e sanitarie, il terzo settore e le realtà pubbliche».
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