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  • Camilla Palladino

Piazza Pia, abbattuto il diaframma per il sottopasso. Gualtieri: "Cantiere record"

Con l'abbattimento del diaframma del tunnel di piazza Pia, si è conclusa la fase di scavo nel cantiere simbolo del Giubileo

Il tunnel di piazza Pia dopo l'abbattimento del diaframma. (La Capitale)
Il tunnel di piazza Pia dopo l'abbattimento del diaframma. (La Capitale)

È stato abbattuto a colpi di ruspa l'ultimo diaframma del tunnel di piazza Pia (cioè la struttura che viene utilizzata per sostenere gli scavi artificiali). Ora il nuovo sottopasso, l'opera simbolo dei lavori per il Giubileo, è collegato a quello già esistente del lungotevere in Sassia. Un passaggio decisivo per la chiusura del cantiere, dopo il ritrovamento di una fullonica e di un portico dell'epoca di Caligola, a cui hanno assistito il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l'assessora ai Lavori pubblici del Campidoglio Ornella Segnalini, il delegato del Papa al Giubileo monsignor Rino Fisichella e Marco Moladori, responsabile Struttura territoriale Lazio di Anas, che sta effettuando i lavori.


Anas: «L'abbattimento del diaframma chiude la fase di scavo»

«Ci troviamo - ha spiegato Moladori nel corso del sopralluogo - sull'opera iconica del Giubileo, la n.1 del Dpcm, 85 milioni di euro di investimento. Stiamo realizzando il sottovia con una tecnica topdown, cioè prima piantiamo i pali e montiamo la soletta di copertura e poi scaviamo all'interno. Possiamo così già realizzare nel frattempo una parte del progetto di superficie. Abbiamo già piantato 500 pali. Oggi sfondiamo l'ultimo diaframma che conclude la fase di scavo. Poi finita la soletta saranno installati gli impianti, a seguire la realizzazione delle gradonate, un progetto molto bello. Abbiamo dislocato 400 metri quadri di reperti archeologici molto importanti, manca ancora un pezzo di muro dell'epoca di Caligola (che verrà spostato domani, giovedì 18 luglio, ndr). Entro dicembre dobbiamo inaugurare l'opera e siamo risoluti a farlo».


Gualtieri: «Un bellissimo momento»

Il primo cittadino della Capitale si è detto «felice ed emozionato» per lo step dell'abbattimento del diaframma. E ha definito lo spostamento dei reperti trovati durante gli scavi «l'intervento di archeologia d'emergenza più rapido, di maggiore qualità e complessità che io conosca nella storia». «È un passo decisivo - ha specificato Gualtieri - per collegare le gallerie. È un passo avanti fondamentale per quest'opera, che è riuscita a superare anche le difficoltà degli ultimi ritrovamenti, a dimostrazione di come, anche di fronte a ritrovamenti archeologici importanti, si possono recuperare i tempi e coniugare le tracce della nostra storia con gli avanzamenti per la città. È un bellissimo momento». Lo scavo, ha fatto sapere l'Anas, è iniziato il 21 agosto 2023 e, a meno di un anno dall'avvio dei cantieri, lo stato di completamento dell'opera si attesta al 65 per cento. L'obiettivo resta dunque l'inaugurazione della nuova piazza prima dell'apertura della Porta Santa.


Salvini: «Lavori per il Giubileo finiranno in tempo»

«Quello di oggi è un cantiere che molti guardavano con scetticismo solo un anno fa e che ora, entro Natale, ospiterà romani e pellegrini con una pedonabilità e una bellezza diversa. In questi mesi da ministro ho avuto la conferma che gli ingegneri italiani sono i migliori al mondo. Senza nessuno spirito nazionalistico trovo in giro per il mondo ingegneri italiani che fanno opere incredibili e finalmente le vedo anche qui: le opere per il Giubileo, le Olimpiadi invernali, la diga di Genova, il Mose, il ponte sullo Stretto, l'Alta velocità. Stiamo correndo per recuperare qualche ritardo accumulato in passato, arriveremo in tempo sia per il Giubileo che per le Olimpiadi», ha detto Salvini a margine dell'abbattimento.


Rocca: «Collaborazione istituzionale»

E ha aggiunto infine Rocca: «Siamo contenti che le opere del Giubileo stanno rispettando i tempi. Siamo presi e stiamo lavorando a rifare tutti i pronto soccorso interessati da questo flusso di pellegrini, sono 155 milioni di euro, i lavori termineranno per l'apertura del Giubileo e non ci sono ritardi segnalati. Anche per gli argini del Tevere, che è un'altra responsabilità della Regione Lazio. Per il Giubileo, come detto dal ministro e dal sindaco (Salvini e Gualtieri, ndr) c'è una prova di grandissima responsabilità istituzionale e di collaborazione, l'obiettivo è uno e tutte le istituzioni stanno lavorando di pari passo e insieme».









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