Il Comune di Roma vuole togliere il pedaggio su tre caselli dell'A24
- Redazione La Capitale
- 2 giorni fa
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Approvato un atto in Assemblea Capitolina che impegna sindaco e giunta a sollecitare il governo. La decisione resta fuori dalla portata del Comune

Dopo anni di promesse e mobilitazioni, torna sotto i riflettori il tema del pedaggio urbano sull’autostrada A24. L’Assemblea Capitolina ha approvato a maggioranza una mozione a firma di Svetlana Celli (presidente dell’Assemblea) e dei consiglieri Mariano Angelucci e Nella Converti, che impegna il sindaco Roberto Gualtieri e la Giunta a sollecitare il Governo per la soppressione del pedaggio ai caselli di Lunghezza, Settecamini e Ponte di Nona per i residenti di Roma Capitale.
Una promessa lunga quasi vent’anni
La questione è tutt’altro che nuova. Dal 2007, residenti e comitati di quartiere denunciano l’iniquità di un pedaggio che grava quotidianamente su migliaia di persone, costrette a pagare anche solo per spostarsi all’interno del proprio Comune.
Nonostante gli impegni presi da esponenti politici di entrambi gli schieramenti, il pedaggio – definito da molti il “tronchetto dell’infelicità” – è rimasto al suo posto. Nel 2024, la concessionaria Strada dei Parchi Spa ha incassato quasi 17 milioni di euro dai tre caselli: 4,43 milioni da Lunghezza, 6,5 da Ponte di Nona e altri 6 milioni da Settecamini.
Un problema dal governo al municipio
Una recente risposta del Ministero delle Infrastrutture a un’interrogazione parlamentare ha confermato che il Governo non intende farsi carico del costo del pedaggio, lasciando alla società concessionaria la possibilità di applicare eventuali sconti all’utenza.
Nella stessa giornata in cui l’Assemblea Capitolina approvava la mozione, anche il Consiglio del IV municipio ha approvato un atto che impegna il presidente Nicola Franco ad attivare un tavolo di studio per discutere dell’eliminazione del pedaggio per i residenti del VI municipio.
Il nodo politico
«Quando Gualtieri era ministro dell’Economia – ricordano i promotori della mozione – aveva avviato un’interlocuzione concreta per eliminare il pedaggio urbano. Ma a oltre due anni e mezzo dall’insediamento del governo Meloni, nessun passo avanti è stato compiuto».
La presidente Celli ha accusato i consiglieri di centrodestra, pur votando a favore, di essere corresponsabili dell’inazione dell’esecutivo: «Atto simbolico, ma il Governo resti coerente con gli impegni assunti».