Ostiamare, De Rossi traccia il futuro: «Voglio fare del club il fiore all’occhiello della Regione»
Nuovo stadio, investimenti e crescita del settore giovanile: il progetto dell’ex capitano della Roma

Daniele De Rossi guarda avanti con ambizione e pragmatismo. Due mesi dopo il suo insediamento come presidente dell’Ostiamare, l’ex capitano della Roma ha incontrato la stampa per fare il punto sui lavori di rifacimento dell’Anco Marzio, il centro sportivo del club. Accanto a lui, l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, a conferma della sinergia tra società e istituzioni.
Ma De Rossi non si è limitato a parlare del presente. Oltre ai lavori di ristrutturazione in corso, ha annunciato la costruzione di un nuovo stadio, con l’auspicio di poterlo vedere completato entro gennaio. «Ringrazio l’amministrazione e tutti i miei collaboratori. L’intenzione è di investire e fare un impianto che sia in linea con i più moderni impianti europei», ha dichiarato De Rossi.
Ostiamare, un progetto ambizioso
Il nuovo corso dell’Ostiamare non riguarda solo le infrastrutture, ma anche un’identità forte e radicata sul territorio. De Rossi ha spiegato che il suo ruolo si concentra soprattutto sull’aspetto tecnico e sulla visione a lungo termine: «Io qui mi sto occupando più dell’aspetto tecnico e dei sogni, i sogni che può avere un ragazzino e quelli che ho io da quarantenne. Vorrei, tra trent’anni, una società che sia il fiore all’occhiello della Regione». Un obiettivo ambizioso, che passa anche attraverso un nuovo modo di intendere la formazione dei giovani. Nel centro sportivo verranno create strutture innovative, tra cui un campo in cemento stile «gabbia», uno in erba naturale e uno in sabbia, per affinare le abilità dei giovani calciatori su diverse superfici.
«Penso che oggi ai ragazzi manchino le ore di calcio per strada che avevamo noi da piccoli. Ecco perché vogliamo offrire spazi dove possano allenarsi su superfici diverse, proprio come facevamo noi quando giocavamo sulla sabbia di Ostia».
L’entusiasmo e il futuro della società
De Rossi ha sottolineato come l’entusiasmo intorno all’Ostiamare stia crescendo: «A Seravezza ho visto 12-14 ragazzi di Ostia venire in trasferta. La prima volta erano tre, poi cinque, poi otto. Il sogno è che tra 30 anni, quando guarderò una partita dell’Ostiamare in trasferta, vedrò due o trecento tifosi. Questo, più di tutto, è il mio obiettivo».
Infine, l’ex capitano della Roma ha chiarito il suo ruolo da presidente, spiegando che la gestione tecnica sarà affidata ai suoi collaboratori di fiducia: «Sto cercando di essere il proprietario che avrei voluto avere quando ero allenatore. Il direttore sportivo farà il direttore sportivo, l’allenatore farà l’allenatore. Io do una linea guida, ma poi decidono loro».
De Rossi ha poi escluso un suo coinvolgimento diretto nel ruolo di allenatore, confermando che il suo futuro lo vedrà impegnato su una panchina, ma non all’Ostiamare: «Sto costruendo adesso questa realtà perché so che in futuro non avrò il tempo di seguirla da vicino. Ma il club sarà gestito da persone di fiducia, con un’identità chiara».
Un nuovo stadio
Per quanto riguarda il futuro impianto, De Rossi ha evitato di sbilanciarsi sulle tempistiche: «Lo stadio per il 3 ottobre 2025? Non posso fare date, ma stiamo lavorando per dare all’Ostiamare una casa all’altezza del progetto».
Il progetto di De Rossi sta prendendo forma. Con investimenti, infrastrutture moderne e una visione chiara, il club sogna in grande.
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