Ospedali, il pronto soccorso del San Giovanni al collasso: bloccate le operazioni chirurgiche non urgenti
La decisione ha portato all’annullamento immediato degli interventi non urgenti, liberando risorse e spazi per gestire l’afflusso straordinario di pazienti. La situazione non è dissimile negli altri ospedali della città,
Sono in difficoltà gli ospedali di Roma, sempre più sovraccarichi a causa dell'eccessivo afflusso nei pronto soccorso. Blocco delle sale operatorie al San Giovanni-Addolorata, pazienti sistemati su barelle nei corridoi e oltre 1.500 persone ferme nei vari dipartimenti di emergenza della capitale, in attesa di essere visitate o ricoverate. Una crisi che mette in evidenza le fragilità del sistema ospedaliero pubblico, nonostante i recenti investimenti per aumentare i posti letto nella sanità privata. La situazione più grave si è verificata lunedì 6 gennaio al San Giovanni-Addolorata.
Emergenza al San Giovanni: sospese le operazioni non urgenti
Nel pomeriggio, la direttrice sanitaria Paola Masala ha diramato un avviso urgente ai reparti: «Con 40 pazienti in attesa di un posto letto al pronto soccorso, si sospende l’attività chirurgica elettiva, ad eccezione degli interventi oncologici e delle urgenze chirurgiche, fino a nuovo ordine».
La decisione ha portato all’annullamento immediato degli interventi non urgenti, liberando risorse e spazi per gestire l’afflusso straordinario di pazienti. Si tratta di una misura drastica, resa inevitabile dalla situazione di saturazione totale del pronto soccorso.
In sovraccarico anche gli altri ospedali di Roma
La situazione non è dissimile negli altri ospedali della città, con il policlinico Umberto I che ha contato 158 pazienti in pronto soccorso, 48 dei quali in attesa di essere visitati, e il policlinico Gemelli che ha visto 150 persone in coda, numeri che hanno messo in crisi l’intera struttura. Anche al San Filippo Neri si è registrata una grande difficoltà, con 50 pazienti in attesa di esami diagnostici come tac e radiografie, mentre al Sant’Andrea c’erano 114 pazienti, di cui 59 aspettavano un ricovero.
Situazioni simili sono state registrate anche a Tor Vergata, dove 134 cittadini sono rimasti bloccati per ore, e al San Camillo, dove 118 persone erano ferme nei corridoi, senza dimenticare il policlinico Casilino, con 105 pazienti in attesa di trattamento.
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