Orientamento ai servizi antiviolenza e antidiscriminazione, nasce lo sportello di Lucha y Siesta a San Lorenzo
Il servizio, nei locali di via dei Volsci 10 riqualificati dal II municipio, è rivolto soprattutto ai giovani che vivono e frequentano il quartiere e prevede il coinvolgimento delle altre realtà di San Lorenzo.
Si chiama GenerAct ed è uno sportello di orientamento ai servizi antiviolenza e antidiscriminazione rivolto soprattutto ai giovani che abitano e che vivono, grazie all’università e ai vari luoghi associativi, il quartiere San Lorenzo. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20, si trova in via dei Volsci 10 in un’immobile appena riqualificato dal II municipio.
Ascolto, orientamento e sostegno psicologico
Lo sportello di segretariato, inaugurato il 12 febbraio e gestito da Lucha y Siesta e Donne in Genere, offre ascolto, accoglienza, orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici «in un ambiente sicuro e non giudicante», spiegano dall'organizzazione, oltre ai servizi di sostegno psicologico. La peculiarità del servizio è il coinvolgimento diretto di studenti e studentesse dell’università, con incontri di formazione e laboratori di community work, finalizzati al nascere di una rete giovanile attiva nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, in un’ottica transfemminista.
Da spazio abbandonato a luogo accogliente
GenerAct prevede anche attività di animazione territoriale per la prevenzione sul tema delle sostanze stupefacenti mentre il progetto «Your Safe Place» si occuperà della creazione di una rete di spazi sicuri sul territorio, coinvolgendo attività commerciali e realtà locali. «E’ un luogo accogliente che serve a fornire risposte che gli enti pubblici a volte non riescono a dare», ha commentato la presidente del II municipio Francesca Del Bello che, insieme all'assessore al sociale Gianluca Bogino, ha voluto destinare i locali di via dei Volsci al segretariato sociale. Infatti «l’inaugurazione è doppia - ha sottolineato la presidente - restituiamo alla collettività uno spazio abbandonato e nel contempo apriamo uno sportello che si relazionerà con le altre realtà del quartiere».
«Presidio di civiltà»
Per la responsabile dell'ufficio Lgbt+ del Campidoglio Marilena Grassadonia questa iniziativa si inserisce nel quadro della promozione dei diritti nella città «affinché tutte e tutti possano attraversare gli spazi». E' proprio «riempendo gli spazi - ha proseguito - che agiamo la nostra sicurezza e facciamo in modo che le nostre città siano vivibili e migliori». Per Grassadonia gli sportelli antiviolenza e antidiscriminazione «sono fondamentali per portare avanti lotte che vadano ad intercettare i bisogni reali delle persone». Si tratta di progetti «costruiti insieme a chi si occupa di questi temi da tanti anni, da quando le istituzioni non c'erano al contrario di oggi». Ora dobbiamo «tenerci strette - ha ha aggiunto - perché è un momento storico complicato e buio in cui la lotta di una è la lutta di tutte e nessuno può dirci come vivere, chi amare e come farlo. Questo sportello infatti è un presidio di civiltà».
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