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Redazione La Capitale

Omicidio Desirèe, condanne ridotte per i tre imputati

Aggiornamento: 13 giu

 L'accusa, lo scorso 15 maggio, aveva richiesto la condanna all'ergastolo per Gara, e a 24 e 27 anni per Minthe e Chima

Desirèe Mariottini
Desirèe Mariottini. Credit: Facebook

La sentenza ha deciso per condanne ridotte per gli imputati nel processo per la morte di Desirèe Mariottini, la 16enne trovata senza vita il 19 ottobre del 2018, dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo. Condannato a 22 anni Mamadou Gara, e 18 e 26 anni per Brian Minthe e Alinno Chima. I tre, tutti cittadini di origine africana, sono accusati, a seconda delle posizioni, di omicidio, violenza sessuale e spaccio.


La sentenza

I giudici della Corte di Assise d'Appello di Roma hanno emesso tre condanne per altrettanti imputati nell'ambito del processo di secondo grado bis per la morte della 16enne di Cisterna di Latina. La pubblica accusa, lo scorso 15 maggio, aveva sollecitato la condanna all'ergastolo, con isolamento diurno per un anno, per Gara, e a 24 e 27 anni per Minthe e Chima. Ma nella sentenza odierna, i giudici hanno ridefinito l'accusa per Mamadou Gara, trasformandola da omicidio volontario a morte come conseguenza di altro reato.


Al processo di appello bis si è arrivati dopo che lo scorso 20 ottobre la Cassazione aveva fatto cadere alcune delle accuse nei confronti degli imputati. Per un quarto imputato, Yousef Salia, è già definitiva la condanna all'ergastolo.


La tragedia

La ragazza era stata ritrovata senza vita ad ottobre 2018 in un palazzo di zona San Lorenzo. I risultati dell’autopsia avevano evidenziato tracce dell’assunzione di stupefacenti e segni di uno o più rapporti sessuali. La ragazza aveva subito abusi quando già non era più cosciente a causa dell’assunzione di droga, ed era stata lasciata agonizzante su un materasso.



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