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  • Rebecca Manganaro

Occupazione dell'ex hotel Jonio, il minisindaco Franco incontra il prefetto: «Mi è stato assicurato lo sgombero»

Nicola Franco, presidente del VI Municipio: «Immediatamente fuori, il nostro territorio non si può permettere di ospitare altri personaggi che campano di illegalità»

Sgombero ex hotel Cinecittà
Sgombero ex hotel Cinecittà

Da un'occupazione a un'altra. I “latinos” che prima vivevano abusivamente nell'ex hotel Cinecittà, sgomberato martedì 24 settembre, hanno preso possesso di un altro albergo abbandonato, l'ex Jonio di via Silicella 10.


Nel giro di poche ore, non hanno fatto altro che “traslocare” da Cinecittà a Torre Maura, nel municipio VI. Con tanto di furgoni al seguito, valigie, trolley, materassi, zaini e diversi mobili hanno fatto irruzione all'interno dell'ex hotel Jonio dividendosi già le camere. Alcune immagini sono state riprese anche da diversi cittadini che hanno poi diffuso i brevi filmati.


Sul caso è intervenuto proprio Nicola Franco, presidente del VI Municipio: «Questo territorio non accetta di essere il ricettacolo della criminalità di Roma. Sgomberati dall'hotel Cinecittà, hanno deciso di venire a stabilirsi nel nostro territorio. Non lo accettiamo: devono andare via, immediatamente. Soprattutto perché è strada giubilare. Verranno turisti da tutto il mondo che passeranno di qui per il Giubileo e la Giornata Mondiale della Gioventù. E noi che facciamo? Li mandiamo in pasto ai ladri. Assurdo».


L'incontro con il prefetto: «mi è stato assicurato che verranno sgomberati»

Il minisindaco, a La Capitale, ha dichiarato inoltre che «ieri alle 16 ho avuto l'incontro con il prefetto, mi è stato assicurato che verranno sgomberati». Per protesta era stato organizzato un sit-in, «sono riuscito a bloccarlo in vista dell'appuntamento con il prefetto che mi ha assicurato questa cosa (lo sgombero, ndr)».


Nicola Franco è stato molto chiaro: «Questo territorio, con il più alto tasso di criminalità della città, con la piazza di spaccio più grande di tutta Europa con 14 clan mafiosi che vi operano, tutto ci possiamo permettere tranne che ospitare altri personaggi che campano di illegalità. I latinos - continua il presidente - erano le uniche cose che non avevamo, quindi adesso portare 150 persone che vengono qui, che vivono di illegalità e nessuno fa nulla, con tutto il rispetto il nostro territorio li vuole immediatamente fuori».


«Siamo fiduciosi»

«Adesso noi crediamo nelle istituzioni - sottolinea Franco -, crediamo nelle figure del prefetto, del questore, del ministro dell'Interno. Dobbiamo dare fiducia e aspettare che gli impegni presi vengano rispettati. Non abbiamo dubbi soprattutto visti i tanti sgomberi che vengono fatti in città. Siamo fiduciosi, poi il tempo ci dirà se questa fiducia è meritata oppure no - conclude».


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