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Camilla Palladino

#NessunaScusa: in Campidoglio i progetti di oltre 150 studenti romani per sfidare gli stereotipi di genere

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nella sala della Protomoteca, gli adolescenti romani hanno presentato lavori che spaziavano dal cinema alla scienza, dall'arte all'enogastronomia

Il sindaco Roberto Gualtieri con gli studenti
Il sindaco Roberto Gualtieri con gli studenti

Oltre 150 studenti di sette scuole di Roma in Campidoglio per sfidare gli stereotipi di genere con i loro progetti realizzati grazie al bando «A scuola di parità». Si tratta di un progetto per promuovere la cultura della parità di genere e contrastare stereotipi e discriminazioni, con un totale di 60 scuole coinvolte, oltre 4.800 studenti sensibilizzati e circa 50 progetti finanziati negli ultimi quattro anni. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nella sala della Protomoteca, gli adolescenti romani hanno presentato lavori che spaziavano dal cinema alla scienza, dall'arte all'enogastronomia.


L'intervento dell'assessora alle Pari opportunità del Campidoglio Monica Lucarelli
L'intervento dell'assessora alle Pari opportunità del Campidoglio Monica Lucarelli

Il tutto nell'ambito dell'iniziativa #NessunaScusa, organizzata dall'assessora alle Pari opportunità Monica Lucarelli, a cui ha partecipato anche il sindaco Roberto Gualtieri. Un gruppo di ragazzi, per esempio, ha donato al primo cittadino una scultura che potrà essere distrutta solo quando a Roma passerà un anno senza femminicidi. Argomenti centrali del dibattito sono stati gli stereotipi radicati nella nostra cultura e il revenge porn.


Gualtieri: «Fenomeno dalle radici ampie»

Presenti in Campidoglio anche il regista di «Mia» Ivano De Matteo, la filosofa e divulgatrice Maura Gancitano, l'attore Riccardo Mandolini, la regista Marta Savina e Eugenio Cesaro degli «Eugenio in Via Di Gioia». L’incontro è stato moderato da Valeria Oppenheimer. La violenza di genere «è un fenomeno dalle radici ampie. Se così tante volte si arriva ai femminicidi - dice il primo cittadino - è perché c'è una cultura del patriarcato che considera normali alcune forme di violenza, anche dei piccoli gesti, forme diffuse di quello che si può tradurre in violenza fino all'omicidio.


A margine del suo intervento, Gualtieri ha ricordato che l'amministrazione ha avviato quest'anno due nuove gare europee per l'affidamento quinquennale di dieci servizi antiviolenza: 6 centri anti violenza, 2 case per la semiautonomia e 2 case rifugio. Dunque è necessario non solo perseguire e processare i criminali, ma anche smontare gli stereotipi per mostrare un punto di vista diverso. Nelle scuole noi formiamo la coscienza, una miniera che non smette mai di mostrare come voi abbiate saputo sviluppare questi progetti. Quasi 5mila ragazzi hanno partecipato, e questo ci motiva ad andare avanti nelle nostre iniziative. Provo dunque gioia e orgoglio per le vostre attività: evviva le donne».


La challenge «Crea la tua #NessunaScusa»

L'evento nella sala della Protomoteca del Campidoglio
L'evento nella sala della Protomoteca del Campidoglio

Lucarelli invece ha definito l'evento «una giornata che è un simbolo ma anche il risultato di un percorso, perché non si può pensare di costruire una società senza violenza di genere senza ascoltare, senza un confronto con i più giovani. Abbiamo voluto dedicare questa campagna alla decostruzione degli stereotipi perché la violenza ha spesso fondamento in una cultura di cui siamo ostaggio, a partire da frasi abituali in cui si annida la violenza, come "la gelosia è una forma di amore". Oggi lanciamo una challenge che si chiama "Crea la tua #NessunaScusa" in cui, attraverso delle card e un qrcode, potrete fornire delle frasi che poi selezioneremo per creare la campagna del prossimo anno». L'obiettivo è creare un mosaico collettivo che faccia emergere vissuti, luoghi comuni ed esperienze pregresse, da non ripetere.


Ancora, durante l’evento, lunedì 25 novembre sono stati accolti in Campidoglio Eva Garelli, Pietro Vertamy e il loro inseparabile cane Tumpi, al termine di un cammino di 900 chilometri da Cuneo a Roma, simbolo concreto di sensibilizzazione contro la violenza di genere e di raccolta fondi per una nuova casa protetta. «Ogni progetto presentato oggi, ogni riflessione condivisa, rappresenta un passo importante verso una società basata sul rispetto e sulla consapevolezza», ha concluso l'assessora alle Pari opportunità.


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