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È morto Papa Francesco: il mondo in lutto per la scomparsa del Pontefice «illuminato»

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    Redazione La Capitale
  • 15 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Si è spento il Pontefice argentino che ha rivoluzionato la Chiesa con il suo messaggio di umiltà, inclusione e riforme. Migliaia i fedeli che saranno attesi a San Pietro per l’ultimo saluto. Durante l'Anno Santo la sfida per la guida dello Stato Pontificio potrebbe essere molto politica

papa francesco

Papa Francesco è morto. Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la sua dipartita con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».


Il Pontefice argentino, primo gesuita e primo sudamericano a guidare la Chiesa cattolica, si è spento all’età di 88 anni.


La storia di Papa Francesco

Eletto il 13 marzo 2013 come 266esimo Papa, Jorge Mario Bergoglio ha segnato una svolta storica per la Chiesa con il suo messaggio «illuminato», diretto e vicino ai più deboli. Dalla scelta del nome Francesco, in omaggio al santo di Assisi, alla rinuncia a molti simboli del potere pontificio, il suo pontificato è stato caratterizzato da un messaggio chiaro: una Chiesa più aperta, meno formale e più attenta ai poveri e agli ultimi.


I funerali si svolgeranno in piazza San Pietro, secondo il protocollo previsto per la morte di un Papa, con una cerimonia che richiamerà migliaia di fedeli e capi di Stato da tutto il mondo. Poi il Pontefice sarà sepolto nelle Grotte Vaticane, accanto ai suoi predecessori. Il Conclave si aprirà tra almeno 15 giorni.


Essendo morto durante l'Anno Santo, le pressioni sul Vaticano, considerati gli impegni del Pontefice, sono molte. E le speculazioni non mancano, comprese quelle da parte dell'amministrazione Usa sul prossimo conclave: la Casa Bianca potrebbe desiderare un personaggio meno progressista e divisivo di quello di Bergoglio. Di poche settimane fa gli ultime attacchi di Bergoglio alle politiche migratorie di Trump. «Chi costruisce muri invece di ponti non è cristiano», aveva detto Bergoglio.


Papa Francesco, il «Papa dei poveri»

La rivista Time lo aveva immediatamente proclamato uomo dell'anno, e aveva suscita un clamore mondiale e rinnovato l'interesse per la Compagnia di Gesù, l'ordine religioso più influente della Chiesa cattolica.


Fin dall'inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha scelto di essere il «Papa dei poveri», incarnando un messaggio di amore, giustizia sociale e misericordia. Uno degli aspetti più rilevanti del suo pontificato è l'attenzione ai problemi sociali e ambientali. Con l'enciclica «Laudato Si», ha denunciato i danni del cambiamento climatico e l'importanza della salvaguardia del creato. Ha poi ha promosso riforme significative all'interno della Chiesa, puntando su una maggiore trasparenza economica e un'attenzione speciale ai casi di abusi.


Papa Francesco ha rappresentato una visione della riforma della Chiesa profondamente radicata nella tradizione ignaziana. Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, fu una figura chiave della Controriforma, lasciando un'impronta indelebile sulla storia della Chiesa fino al Concilio Vaticano II, il più importante dell’età moderna, perché ha inaugurato una nuova fase nella riflessione della Chiesa su se stessa e sul mondo. E in effetti l'elezione di papa Francesco ha rappresentato una svolta importante per l'attuazione del Concilio.


Secondo lo storico gesuita Émile Rideau, l'ordine gesuita rappresenta «la nuova umanità nata dal Rinascimento», in sintonia con i suoi ideali ma anche in aperta opposizione agli aspetti che considera inautentici e disumanizzanti.


A differenza di altri ordini religiosi legati alla tradizione medievale, i gesuiti si caratterizzano per una spinta all'innovazione piuttosto che alla restaurazione. Questa attitudine rappresenta la chiave di lettura per comprendere la visione di riforma della Chiesa promossa da Papa Francesco, che si fonda su una "grammatica interiore" e su un approccio originale al cambiamento ecclesiale.





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