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È morto il Papa, ecco cosa succede ora: dalla Sede Vacante, al Conclave, alla nuova elezione

  • Immagine del redattore: Anita Armenise
    Anita Armenise
  • 4 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Dopo almeno 15 giorni e non oltre 20, si convoca il Conclave, l'assemblea dei cardinali incaricata di eleggere il nuovo Papa

san pietro

Un protocollo preciso e millenario stabilisce le fasi successive al decesso del Pontefice, dalla constatazione della morte fino all'elezione del successore. Ecco, passo dopo passo, cosa accade quando un Papa muore.


Il Camerlengo, in questo caso il cardinale Kevin Joseph Farrell, responsabile della gestione della Sede Apostolica vacante, ha il compito di confermare ufficialmente il decesso del Papa. Tradizionalmente, il Camerlengo utilizza un piccolo martello d'argento per toccare la fronte del defunto e chiamarlo per nome tre volte. Se non c'è risposta, ne dichiara la morte ufficiale.


San Pietro chiama i fedeli

Una volta accertato il decesso, la notizia viene comunicata al Collegio Cardinalizio, alla Curia Romana e successivamente resa pubblica attraverso i media ufficiali della Santa Sede. Le campane di San Pietro suonano a lutto e i fedeli iniziano a raccogliersi in preghiera.


Il corpo di Papa Francesco viene quindi portato nella Cappella di Santa Marta dove avviene la constatazione di morte. Lo prevede l'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, in preparazione per l'esposizione nella Basilica di San Pietro, dove i fedeli possono rendergli omaggio. Il periodo di lutto dura nove giorni, e si chiama Novemdiales, momento durante il quale si celebrano messe solenni in memoria del Pontefice defunto.


Il funerale del Papa avviene solitamente il nono giorno dopo la morte e si celebra in Piazza San Pietro, presieduto dal Decano del Collegio Cardinalizio. Il feretro verrà poi sepolto a Santa Maria Maggiore «per la devozione alla Madonna».


La fase della Sede Vacante: i giorni dell'interregno

Con la morte del Papa, la Chiesa entra nella fase della Sede Vacante, i giorni dell'interregno. Il Camerlengo assume temporaneamente il governo della Santa Sede, ma senza poter prendere decisioni definitive. Dopo almeno 15 giorni e non oltre 20, si convoca il Conclave (dal latino cum clave, che sarebbe chiuso con la chiave, sotto chiave), l'assemblea dei cardinali incaricata di eleggere il nuovo Papa.


I cardinali elettori si riuniscono nella Cappella Sistina e votano a scrutinio segreto. Se nessun candidato ottiene i due terzi dei voti, le schede vengono bruciate con sostanze chimiche che generano fumo nero, segnalando che non c'è ancora un risultato. Quando un candidato raggiunge il quorum richiesto, il fumo bianco si leva dal comignolo della Sistina, annunciando al mondo che la Chiesa ha un nuovo Pontefice.


L'annuncio del nuovo Papa

Il Cardinale Protodiacono si affaccia dal balcone della Basilica di San Pietro e pronuncia la celebre formula Habemus Papam, annunciando il nome del nuovo Papa. Subito dopo, il nuovo Pontefice si presenta ai fedeli e impartisce la sua prima benedizione «Urbi et Orbi».




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