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Montesacro, adolescenti bullizzati e rapinati da un branco di 7 coetanei: «Non è la prima volta che agiscono nel quartiere»

Camilla Palladino

La testimonianza di Marco (il nome è di fantasia per tutelare la privacy della fonte), papà di uno dei tre adolescenti vittima dei bulli noti nel quartiere di Montesacro Alto

bulli

«Ora mio figlio è impaurito, ha più timore di uscire da solo». A parlare è Marco (il nome è di fantasia per tutelare la privacy della fonte), papà di un adolescente aggredito mentre camminava con altri due amici tra i 15 e i 16 anni intorno alle 19:30 di venerdì 7 febbraio, in via Renato Fucini (zona Montesacro Alto), da un gruppo di sette coetanei. I tre ragazzi si trovavano all'altezza di un ristorante di sushi, quando si sono imbattuti nel branco che li ha prima bullizzati e poi rapinati.


Il modus operandi del branco di Montesacro

«Hanno iniziato a fumargli in faccia con un atteggiamento intimidatorio e provocatorio», racconta Marco, descrivendo poi il modus operandi dei ragazzini «che frequentano una scuola del quartiere e non è la prima volta che agiscono in questo modo, altri compagni di classe sono rimasti coinvolti in almeno due occasioni». «Avevano delle birre in mano - riporta il papà - perché di solito le versano sulle giacche delle loro vittime e poi gliele fanno togliere, con la scusa di pulirle. A quel punto gliele sfilano di mano, soprattutto se sono griffate, per rubare gli indumenti e quello che c'è dentro».


La paura delle ritorsioni

Fortunatamente il figlio di Marco ha avuto la prontezza di non levarsi la giacca, quindi i bulli sono riusciti a rubare a lui e ai suoi amici solo i pochi contanti che avevano con loro, per «un totale di 20 euro». Resta tuttavia la paura per l'episodio vissuto, visto che «gli hanno messo le mani addosso per perquisirli», ma soprattutto il timore di eventuali «ritorsioni dopo aver sporto denuncia alla polizia». Tanto che i genitori di uno dei tre ragazzi ha preferito non farlo: «La situazione è tale che qualcuno ormai preferisce "fare spallucce". La cosa brutta è che mio figlio e i suoi amici stavano andando a festeggiare il compleanno di uno dei tre e alla fine non volevano più uscire, per questo gli ho spiegato che questi episodi vanno sempre segnalati alle forze dell'ordine».


I consiglieri di opposizione: «La situazione va affrontata in maniera sinergica»

Sulla questione sicurezza nel quartiere si sono espressi il capogruppo di Fratelli d'Italia in III municipio Manuel Bartolomeo e la consigliera municipale Giordana Petrella: «In III municipio gli episodi di violenza e bullismo tra minori sono in continua crescita, ma questa maggioranza sminuisce gli eventi che invece vengono continuamente denunciati. Già nel 2023 appoggiammo una raccolta firme di cittadini esausti e impauriti, eppure questa amministrazione non ha dato seguito a nessun intervento concreto. La situazione va affrontata in maniera sinergica. Avevamo chiesto dei tavoli di confronto facendo rete tra forze dell’ordine, polizia locale, operatori sociali, scuola, Asl, eppure dalla sinistra nessun segnale di apertura. Auspichiamo che, dopo questi ennesimi episodi di violenza, qualcuno da piazza Sempione ci chiami per iniziare a lavorare sul tema».


Le azioni del municipio per la sicurezza dei ragazzi

Tuttavia il minisindaco del territorio, Paolo Marchionne, assicura che l'amministrazione è impegnata nel contrasto a furti e violenze giovanili: «Sono eventi che destano grande preoccupazione - dice il presidente del III municipio - e ogni volta che emergono ci vedono impegnati in azioni di contrasto, anche con l’ausilio delle forze dell’ordine, e prevenzione con il rafforzamento di azioni di rete con la scuola e il tessuto associativo del quartiere. Non è un caso che in questi anni abbiamo più che raddoppiato l’offerta di servizi rivolti alle ragazze e ai ragazzi, per il sostegno psicologico o con l’avvio di un nuovo centro di aggregazione giovanile, per avere più luoghi dedicati agli adolescenti e alle loro difficoltà. Molto c’è ancora da fare come dimostrano questi odiosi episodi, ma oggi siamo in grado di intervenire.


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