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Mobilità, ambiente e lavoro: i tanti «no» dei comitati al porto crocieristico di Fiumicino

Giacomo Zito

Aggiornamento: 11 ore fa

La rete di associazioni e comitati contrari al porto si riunisce al parco della Liburna per discutere con i cittadini dell’opera che impatterà gravemente sulla città portuale

assemblea porto fiumicino

Si parla di ambiente, inquinamento, mobilità ma anche false promesse su occupazione e fattibilità dell’opera. Al parco della Liburna di Fiumicino la rete di comitati e associazioni contrari al porto crocieristico a Isola Sacra si incontrano per elencare e discutere le tante criticità che a loro dire dovrebbero porre fine alla discussione sulla fattibilità o meno del progetto.


L’assemblea pubblica, tenutasi sabato mattina, ha visto partecipare una vastissima umanità. C’erano gli attivisti del Bilancione occupato, che dal 2013 lottano contro le speculazioni nella zona. C’erano anche gli Amici del faro, un neonato comitato che punta a valorizzare quello che è un simbolo della loro comunità, difendendone il valore paesaggistico. C’erano infine tante e tanti cittadini, oltre a diverse rappresentanze politiche, che si sono confrontati sulle problematiche di un progetto su cui la cittadinanza di Fiumicino ha tanto da dire.


I temi dell’assemblea

L’incontro è stato indetto da «Tavoli del Porto», una rete di associazioni e privati cittadini «uniti per tutelare la zona interessata dal nuovo progetto per il porto, già vittima del degrado del vecchio progetto», si legge sul profilo Instagram.


Si tratta di una realtà che si oppone sotto diversi punti di vista al progetto crocieristico e che già era scesa in piazza per protestare contro la discutibile creazione di un muro di cemento che ad oggi chiude l’accesso al mare dalla neonata spiaggia dei bilancioni. Sabato scorso si è quindi incontrata per fare un resoconto sulla lunga serie di problematiche legate alla realizzazione del porto crocieristico. Tra i temi più sentiti ci sono le questioni ambientali ma anche quelle legate alla mobilità e al lavoro.


Non sono mancate infine le polemiche politiche, in particolare contro i responsabili della realizzazione del progetto. Le critiche sono state rivolte all’attuale amministrazione, guidata dal centro-destra, ma anche dalla vecchia giunta di centro-sinistra, rappresentata in quella occasione dall’ex vicesindaco di Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca, rea di aver avviato l’iter dei lavori, così come al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri in quanto Commissario Straordinario per il Giubileo.


Le prescrizioni ambientali

In merito al tema ambientali si è in particolare discusso delle prescrizioni imposte dai Ministeri dell’Ambiente e della Cultura, non ancora pubbliche ma ottenute tramite accesso agli atti. Sono state segnalate 17 prescrizioni da rispettare, di cui 10 devono essere soddisfatte prima dell’avvio dei lavori (e che faranno aumentare i costi dell’opera, già lievitati rispetto al preventivo iniziale). 


Oltre a ciò, da comitati e cittadini è anche emersa una preoccupazione circa la mancanza di uno studio approfondito sugli effetti del porto sulla salute pubblica. 


In particolare, non esistono analisi sulle malattie oncologiche, sulla qualità dell’aria e sull’impatto degli inquinanti nella zona. Inoltre, l’ISPRA ha richiesto verifiche specifiche sui sedimenti marini che verranno coinvolti nel dragaggio. I presenti hanno infatti accolto con particolare calore la preoccupazione del comitato sulle problematiche legate ai fumi generati dalle navi nelle fasi di approdo e ripartenza dal porto. 


L’iter burocratico, la mobilità e il tema del lavoro

Tanto spazio è stato dedicato al tema della salute e dell’ambiente ma non sono mancate critiche anche in merito a come si modificherà la viabilità e a quale sarà l’impatto del porto sul territorio. Di particolare interesse è il tema di come si svolgeranno gli spostamenti di migliaia di turisti che sbarcheranno a Fiumicino e all’impatto che la loro presenza avrà su Isola Sacra.


Non si è quindi fatto alcuno sconto alle dichiarazioni che sono state fatte a favore del porto dall’attuale amministrazione guidata da Mario Baccini. Al centro della polemica il tema dei posti di lavoro che secondo il Comitato saranno di un numero notevolmente più piccolo rispetto a quello pubblicizzato dal primo cittadino.


Particolarmente criticato è stato quindi l’iter burocratico che l’amministrazione ha voluto seguire per la realizzazione del progetto, facendo in particolare riferimento all’opinione (non vincolante) espressa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust). 


Fatto particolarmente discusso è stata inoltre la controversa decisione di affidare la gestione del porto completamente in mano ai privati. Si tratta infatti di un’anomalia nel panorama nazionale, in quanto i porti commerciali e crocieristici sono generalmente sotto controllo pubblico con concessioni regolamentate.


Le prossime iniziative

Il Comitato Tavoli del Porto, insieme ai partecipanti dell’assemblea, ha infine annunciato ulteriori iniziative per monitorare l’evoluzione del progetto. 


Il prossimo evento sarà una biciclettata contro il porto crocieristico. Organizzata dal Collettivo No Porto, l'iniziativa è prevista per domenica prossima 23 marzo dal Comune di Fiumicino al faro.


Allo stesso tempo si muove anche la componente favorevole al porto. Guidati dal sindaco Baccini, il comitato pro-porto ha organizzato un convegno dedicato alla valorizzazione degli aspetti positivi del progetto. L’appuntamento è in via della Scafa 143, al Salsedine Expo, sabato 5 aprile alle 10.

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