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Redazione La Capitale

Continuano le minacce a Massimo Vallati, presidente di Calciosociale: «Ti faremo bruciare»

Il presidente di Calciosociale, Massimo Vallati, denuncia nuove intimidazioni dopo l'incendio della sua auto. Nonostante le minacce, ribadisce l'appello per un maggiore impegno delle istituzioni nella lotta alla criminalità a Corviale

Continuano le minacce a Massimo Vallati (La Capitale)
Continuano le minacce a Massimo Vallati (La Capitale)

Un nuovo, gravissimo atto intimidatorio ha colpito Massimo Vallati, presidente dell'organizzazione Calciosociale, impegnata da anni a Corviale nella promozione della legalità e dell'inclusione sociale tramite il calcio. Durante un'audizione odierna nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie, Vallati ha denunciato una minaccia diretta ricevuta dai malviventi locali: «Faremo bruciare la palestra e te dentro non appena andrà via la scorta».


L’intimidazione arriva a due mesi dal devastante incendio che lo scorso settembre ha distrutto la sua auto, parcheggiata proprio davanti al Campo dei Miracoli, la sede delle attività di Calciosociale.


La nuova minaccia e la reazione di Vallati

Il fatto che la Prefettura abbia messo a disposizione una scorta per proteggere Vallati non ha fermato le minacce. Anzi, come emerso dalle parole dello stesso Vallati durante l’audizione, gli autori dell’intimidazione non si sono fermati nemmeno davanti alla presenza delle forze dell’ordine: «Faremo bruciare la palestra e te dentro non appena andrà via la scorta». La minaccia è stata riferita ufficialmente in una nota della Commissione parlamentare, presieduta da Alessandro Battilocchio, che ha espressamente condannato il gesto.


Nel corso dell’audizione, Vallati ha ribadito la sua richiesta di rinforzare la tutela da parte delle forze dell'ordine, invocando una presenza costante non solo fuori ma anche dentro gli spazi del Campo dei Miracoli. «La macchina delle forze dell'ordine deve rimanere», ha dichiarato, sottolineando che una maggiore protezione sarebbe necessaria per garantire la sicurezza di tutta la comunità e non solo per lui. «Anzi, sarebbe opportuno che la protezione venga rinforzata, mettendo anche una scorta all’interno del palazzo», ha aggiunto.


Il progetto Calciosociale, un faro di speranza a Corviale

Il progetto Calciosociale è nato nel 2009 con l’obiettivo di combattere l’emarginazione dei giovani nel quartiere di Corviale, un'area ad alta criminalità e degrado sociale. Attraverso lo sport, Vallati e i suoi educatori cercano di restituire ai ragazzi un senso di comunità e legalità, educandoli a valori positivi e distogliendoli dai rischi della strada, che comprendono lo spaccio di droga e il racket delle occupazioni abusive. Tuttavia, il loro impegno si scontra quotidianamente con le difficoltà di un quartiere dominato dalla criminalità organizzata.


La solidarietà delle istituzioni e l'appello di Vallati

La Commissione parlamentare, presieduta da Alessandro Battilocchio, ha espresso piena solidarietà a Massimo Vallati, riconoscendo l'importanza del suo lavoro e la sua determinazione nel portare avanti il progetto nonostante le minacce. In un comunicato ufficiale, la Commissione ha sottolineato che l’impegno di Vallati è un esempio di come le periferie possano essere trasformate attraverso l'inclusione e la cultura della legalità. Ma la solidarietà non si è fermata lì: anche il sindaco, Roberto Gualtieri, ha dichiarato il suo sostegno a Vallati e ha ribadito la necessità di rafforzare gli interventi di sicurezza a Corviale, per evitare che la criminalità prenda il sopravvento.


Anche l'ex sindaca Virginia Raggi, che ha avuto modo di collaborare con Vallati in passato, ha voluto esprimere pubblicamente la sua piena solidarietà. «Esprimo la mia più completa vicinanza a Massimo Vallati per le squallide intimidazioni rivolte alla sua persona da ignoti. A differenza di questi criminali che necessitano dell'anonimato per provare a emergere dal nulla che rappresentano, Massimo Vallati ci ha sempre messo la faccia».


«A Massimo va il mio più grosso in bocca al lupo per il prosieguo del suo prezioso operato, con la certezza che nessuna vile minaccia potrà mai scalfire la sua passione e la sua voglia di dedicarsi completamente ai giovani e di regalare loro un futuro migliore». L'ex sindaca ha infine ribadito il suo pieno sostegno: «Per quanto mi riguarda, gli ho prontamente ribadito che per ogni iniziativa vorrà intraprendere noi saremo al suo fianco: lui e i suoi ragazzi non sono soli».


Vallati, tuttavia, non si è lasciato intimidire dalle minacce. Anzi, ha rinnovato l’appello alle istituzioni per un’azione congiunta più incisiva: «Le forze dell’ordine devono restare, ma non basta. Acea e il Comune di Roma devono mettere in atto un piano di videosorveglianza e illuminare il quartiere, che è completamente al buio. Solo così possiamo avere un quartiere sicuro». Il suo messaggio è chiaro: la lotta contro l'illegalità deve essere un impegno condiviso tra tutte le istituzioni e i cittadini.


Il futuro di Corviale, un modello di rigenerazione

Vallati ha concluso il suo intervento con un messaggio di speranza per il futuro: «Non dobbiamo mollare, ma vinciamo solo se siamo tutti uniti. E così potremo rendere Corviale un modello di rigenerazione per tutta Italia». Un sogno che, sebbene difficile da realizzare, è il motore che spinge ogni giorno l'attività di Calciosociale. Le sfide sono molte, ma la determinazione di chi lavora nel quartiere per costruire un futuro migliore è ancora più forte.


Il 2 dicembre prossimo, Vallati ha annunciato una raccolta fondi per sostenere il progetto e permettere a Calciosociale di continuare a crescere. «La nostra è una storia di tante vittorie, ma anche di sconfitte, che fanno più male», ha concluso. Tuttavia, nonostante le difficoltà, la lotta per la giustizia e l'inclusione sociale continua, alimentata dalla speranza che un giorno Corviale possa davvero diventare un esempio di riscatto per tutta la città e per l'Italia intera.


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