Massimo Luciani, il prof della Sapienza eletto giudice della Corte Costituzionale
La sua elezione è avvenuta insieme a quella di Francesco Saverio Marini, Roberto Cassinelli e Maria Alessandra Sandulli, i quattro nuovi giudici scelti dal Parlamento con la maggioranza dei tre quinti dell’Assemblea
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Massimo Luciani è stato eletto giudice della Corte Costituzionale. Professore di lungo corso, avvocato e figura di spicco nel panorama giuridico italiano, il suo nome è stato proposto dal Partito Democratico e ha ottenuto il consenso bipartisan di maggioranza e opposizione. La sua elezione è avvenuta insieme a quella di Francesco Saverio Marini, Roberto Cassinelli e Maria Alessandra Sandulli, i quattro nuovi giudici scelti dal Parlamento con la maggioranza dei tre quinti dell’Assemblea.
Chi è Massimo Luciani?
Nato a Roma il 23 luglio 1952, Massimo Luciani è considerato uno dei più autorevoli costituzionalisti italiani. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza con lode nel 1975 all’università La Sapienza di Roma, dove ha poi insegnato per oltre trent’anni.
Professore ordinario di Diritto pubblico, ha formato generazioni di giuristi. Oltre alla carriera accademica, ha ricoperto ruoli di primo piano in importanti istituzioni e associazioni giuridiche.
Attualmente è membro dell’Accademia dei Lincei, dove presiede la Commissione bioetica, ed è stato Presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti (2015-2018). Ha diretto inoltre il Gruppo di Pisa per lo studio della giustizia costituzionale dal 2008 al 2010.
La carriera di Massimo Luciani non si è limitata all’ambito accademico: ha svolto importanti incarichi istituzionali. Nel 2021, sotto il governo Draghi, ha guidato la Commissione per la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm, su incarico dell’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Avvocato del Foro di Roma, è abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori e ha difeso casi di grande rilevanza dinanzi alla Consulta, tra cui il ricorso della Regione Puglia contro la legge sull’autonomia differenziata.
Conosciuto anche a livello internazionale: ha ricevuto il Premio Sandulli nel 2017 e il titolo di Dottore honoris causa dall’Università di Aix-Marseille nel 2018. Oltre 400 pubblicazioni scientifiche all’attivo, su temi come libertà economiche, giustizia costituzionale, sistemi elettorali e referendum.
Una nomina che unisce maggioranza e opposizione
L’elezione di Massimo Luciani è stata possibile grazie a un raro accordo tra maggioranza e opposizione. Il suo nome è stato approvato sia dalla premier Giorgia Meloni che dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, a conferma della sua autorevolezza e imparzialità.
L'elezione dei giudici della Corte Costituzionale richiede infatti una maggioranza qualificata dei tre quinti del Parlamento, un risultato raggiunto grazie alla convergenza tra i principali schieramenti politici.
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