Lotito scrive a Gualtieri: "Pronto per creare al Flaminio la casa della Lazio"
Aggiornamento: 28 giu
Il presidente della Ss Lazio Claudio Lotito ha scritto una lettera di manifestazione di interesse al sindaco Roberto Gualtieri per lo stadio Flaminio
Ieri (mercoledì 26 giugno) il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ricevuto la lettera di manifestazione d'interesse per lo Stadio Flaminio da parte del presidente della Ss Lazio, Claudio Lotito, per farne la nuova casa della Lazio. La Pec (posta elettronica certificata), indirizzata al primo cittadino e per conoscenza agli assessori allo Sport, Alessandro Onorato, e all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, recita appunto in oggetto: «Manifestazione di interesse sullo Stadio Flaminio di Roma».
La lettera di Lotito a Gualtieri
«Ill.mo Sig. Sindaco di Roma, formulo la presente per confermarLe, al di là di quanto già fatto per le vie brevi, che a nome della S.S. Lazio, ho fatto una serie di verifiche e approfondimenti per lo sviluppo di un piano di fattibilità per realizzare allo Stadio Flaminio di Roma la casa della S.S. Lazio. Ovviamente siamo interessati allo sviluppo di un piano di ristrutturazione che, nel pieno rispetto delle normative vigenti, consenta allo Stadio Flaminio di essere uno stadio in condizione di poter ospitare incontri di calcio di tornei nazionali ed internazionali», si legge.
E ancora: «Per realizzare al meglio il nostro progetto e per farlo in totale compatibilità con le esigenze pubbliche che Lei e la Sua amministrazione rappresentate, Le chiedo di organizzare un incontro al quale parteciperò con il responsabile del progetto da noi designato e con lo staff dei tecnici incaricati della sua realizzazione. A tal fine Le sarò grato se potrà indicarmi una serie di date per le quali cercherò di coordinare le esigenze di tutti. La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e resto in attesa di un Suo spettabile incontro. Distinti saluti».
Onorato: «Nei prossimi giorni l'incontro con la Lazio»
A confermare che a stretto giro ci sarà un incontro l'assessore Onorato: «Nei prossimi giorni con il sindaco Roberto Gualtieri e il mio collega all'urbanistica Maurizio Veloccia fisseremo l'incontro con una delegazione della società e osserveremo, nel dettaglio, lo studio eseguito dalla Lazio. L'obiettivo di questa Amministrazione è restituire il Flaminio a disposizione della città. Ascolteremo con grande attenzione il progetto di Lotito, ma ci sono anche altre due soluzioni in campo. Vediamo quale risponderà al meglio agli interessi della città».
Veloccia: «Pronti ad approfondire la proposta»
E ribadisce l'assessore Veloccia: «Siamo pronti ovviamente a incontrare la Ss Lazio e ad approfondire l'eventuale proposta che vorrà sottoporci. Il fatto che finalmente lo stadio Flaminio e, più in generale, l'intero quadrante ritornino al centro dell'attenzione con varie proposte di rigenerazione trova nell'Amministrazione non solo un attento interlocutore ma anche un soggetto pienamente attivo per favorire il recupero di questo storico e importante impianto sportivo della città».
Il nodo dei parcheggi
Nel documento protocollato Lotito parla di «un piano di ristrutturazione» da realizzare «nel pieno rispetto delle normative vigenti». Infatti per tornare a organizzare manifestazioni sportive nell’impianto, inattivo da più di tredici anni, ci sono alcune criticità da superare. Prima tra tutte, quella dei parcheggi. Non possono essere sotterranei perché sotto la struttura, nel 2008, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ha scoperto un’antica necropoli.
Quindi vanno trovate nuove soluzioni. Un esempio potrebbe essere il coinvolgimento nel progetto del vicino circolo del Tennis Paolo Rosi, in viale Tiziano, di proprietà del Comune di Roma. Senza tralasciare il fatto che davanti al Flaminio c’è anche il PalaTiziano, recentemente rimesso a nuovo all’amministrazione. Un aiuto in questo senso potrebbe infine arrivare dalla costruzione delle nuove fermate della metro C Farnesina e Auditorium, per cui i fondi sono già stanziati. Per costruire le stazioni, tuttavia, ci vorranno almeno otto anni.
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