Studenti del Liceo Gullace in protesta davanti al Ministero: «Stop al silenzio di Valditara»
- Giacomo Zito
- 6 mar
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Aggiornamento: 6 mar
Gli studenti chiedono risposte e fondi per la riqualificazione della sede incendiata, ma il Ministero resta in silenzio

Ieri pomeriggio, 5 marzo, gli studenti del Liceo Teresa Gullace sono tornati a protestare, stavolta davanti al Ministero dell'Istruzione in viale Trastevere. Un flash mob organizzato per chiedere risposte sul futuro della loro scuola, dopo mesi di silenzio da parte del ministro Giuseppe Valditara.
La manifestazione ha visto la partecipazione di studenti, genitori, comitati cittadini e rappresentanti istituzionali, uniti nella richiesta di fondi per la riqualificazione dell’edificio scolastico danneggiato dagli incendi dell’ottobre 2024.
Una scuola senza sede, studenti divisi
Attualmente, la succursale del Gullace è chiusa, e circa 700 studenti sono stati trasferiti in quattro diverse sedi scolastiche, con evidenti disagi. «Ci hanno dato a fuoco la scuola e nessuno ci dà i contributi per ripararla. Siamo qui per farci ascoltare, perché qualcuno ci venga a dare una mano» ha dichiarato Cristina Dell'Omo, una delle studentesse presenti alla protesta.
Molti studenti, come Cristina, sono stati trasferiti in istituti poco adeguati alle loro esigenze: «Io dalla succursale sono stata spostata alla Rossini, che è una scuola elementare. Alla Rossini abbiamo una palestra adatta ai bambini piccoli e non a noi. Al Piaget [IISS Piaget Diaz] non possiamo usare la palestra. Molte attività che dovremmo fare non si possono fare».
Le richieste degli studenti
La protesta è nata per sollecitare il Ministero a dare risposte sulla lettera inviata lo scorso 16 gennaio, nella quale si chiedevano chiarimenti sullo stanziamento delle risorse necessarie per il rifacimento della scuola e sui tempi per il rientro in aula.
Finora, solo la Città Metropolitana ha risposto stanziando 300 mila euro per una prima bonifica, ma servono almeno altri 1,7 milioni, che devono arrivare dal Ministero. «Non vogliamo che la chiusura temporanea diventi definitiva» sottolineano gli studenti.
Il sostegno delle istituzioni locali
Anche i consiglieri capitolini di Sinistra Civica Ecologista, Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, hanno preso parte alla manifestazione, ribadendo il loro sostegno agli studenti: «Siamo qui con gli studenti e i comitati per chiedere lo stop al silenzio di Valditara. La comunità chiede di essere ascoltata per avere certezza dello stanziamento dei fondi e rassicurazioni concrete».
Nessuna risposta dal Ministero
Nonostante la protesta, nessun rappresentante del Ministero è sceso a incontrare gli studenti, lasciando ancora una volta la comunità scolastica senza risposte.
«Vogliamo un incontro faccia a faccia, non parole al vento. Così non si può andare avanti» ha concluso Cristina Dell'Omo.
La battaglia per la riapertura della succursale del Gullace continua, con la speranza che il Ministero dia finalmente risposte chiare sul futuro della scuola.