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Liceo Montessori, studenti urlano ad un operatore «sporco negro»: la preside si scusa

Redazione La Capitale

 Il Montessori è lo stesso che negli scorsi mesi era stato al centro delle cronache per i saluti romani esibiti in classe e per i manifesti contro Antonio Scurati

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Liceo Montessori di Roma

Alcuni studenti hanno lanciato insulti razzisti, urlando «sporco negro» dalla finestra, contro un operatore che assisteva un bambino della scuola primaria Contardo Ferrini, che si trova proprio accanto al liceo romano Montessori. Per risposta i rappresentanti d'istituto hanno convocato un'assemblea straordinaria per discutere dell'accaduto. La preside dell'istituto gli ha espresso pieno sostegno. Il Montessori è lo stesso che negli scorsi mesi era stato al centro delle cronache per i saluti romani esibiti in classe e per i manifesti contro Antonio Scurati.


Montessori, la preside: «Promuovere l'educazione civica»

«Abbiamo subito avviato un'indagine interna per individuare il responsabile di questo gesto inaccettabile», ha dichiarato la preside. «Sono orgogliosa della reazione degli studenti, che hanno compreso la gravità dell'accaduto. La nostra priorità ora è trasformare questo episodio in un momento di educazione civica, come è giusto che sia in una scuola come la Montessori».


La vittima: «Quello che è importante è spiegare perchè non essere razzista»

Il dirigente scolastico della primaria Ferrini, Francesco Consalvi, si è unito a Maria De Luca nel gestire la situazione. Insieme, stanno cercando di rendere questo episodio un'occasione di crescita per tutti gli studenti coinvolti. «Ho chiesto al mio collega di chiedere alla vittima se è in grado di riconoscere visivamente l'aggressore. La risposta della persona offesa è stata esemplare e ci tengo a condividerla: non vuole un tribunale dell'Inquisizione, ma desidera entrare nelle classi per raccontare la propria storia e spiegare ai ragazzi perché non bisogna mai essere razzisti», ha aggiunto De Luca.


La preside ha anche sottolineato il coraggio della vittima nell'affrontare l'incidente, facendo di questa situazione un'opportunità per tutti: «Questa risposta è perfettamente in linea con lo spirito della nostra scuola: dimostrare che alla violenza degli insulti razzisti si risponde con la cultura, il dialogo e l'educazione civica».


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