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Le Baccanti di Euripide a Teatro Palladium, secondo «archiviozeta»: tra Dioniso, teatro e danza Bharatanatyam

Edoardo Iacolucci

Debutto a Roma al Teatro Palladium di Roma Tre, alla Garbatella

euripide
Rappresentazione de Le Baccanti di Euripide

Teatro, mito e natura si incontrano nel nuovo allestimento de Le Baccanti di Euripide firmato da archiviozeta, in scena in prima nazionale il 4 aprile 2024 al Teatro Palladium di Roma, in piazza Bartolomeo Romano, alla Garbatella.

Un ritorno atteso nella Capitale per una delle compagnie teatrali più radicali e poetiche della scena contemporanea italiana ed europea.


Dioniso e le sue radici indiane: un viaggio alle origini del mito

La nuova produzione di Baccanti riporta il culto dionisiaco alle sue origini indiane, svelando legami profondi tra Dioniso e Shiva, tra il teatro e le forze primigenie della natura. Il progetto firmato da Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, fondatori della compagnia, affronta il mito con una visione innovativa, fondata su una ricerca interculturale e archetipica.

“Il dionisismo è stato una declinazione occidentale dello shivaismo – spiegano i registi – e rappresenta l’essere umano in comunione con la vita selvaggia, gli animali, le montagne e le foreste.”

In scena si mescolano danza Bharatanatyam, guidata dalla coreografa Giuditta de Concini, e musica contemporanea dal vivo composta da Patrizio Barontini, per una partitura sonora che fonde elementi rituali e moderni, evocando l'essenza multiforme del dio del teatro.


Euripide, il doppio, la metamorfosi, l’identità fluida: il cuore di Baccanti

Tra i temi chiave affrontati dalla messa in scena, il tema del doppio, centrale nel teatro e nella vita, il ribaltamento dei ruoli, la natura instabile e androgina delle identità, il rapporto con la natura come dimensione sacra e politica.


In questa versione, il coro di Baccanti è maschile, Penteo è interpretato da una donna e Dioniso da due interpreti – un attore e un’attrice – che lo incarnano simultaneamente, dando corpo alla sua essenza multipla e mutevole.


Teatro site-specific e rigore politico: l’identità di archiviozeta

archiviozeta, fondata nel 1999, è celebre per le sue produzioni in spazi non convenzionali – cimiteri militari, ex chiese, mercati, padiglioni oncologici – e per un’idea di teatro site-specific, profondamente radicata nella memoria storica e nei luoghi che abita.


Nel 2024 la compagnia ha ricevuto il Premio Speciale Ubu, riconoscimento ai progetti teatrali capaci di «dilatare il teatro che abbiamo in mente».

Dopo i primi allestimenti nel 2023 a Villa Aldini e nella ex chiesa di San Mattia a Bologna, Le Baccanti arrivano per la prima volta in un vero spazio teatrale.


Incontro con i filosofi: il pensiero dopo la scena

A seguire la replica del 4 aprile, i registi Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni dialogheranno con i filosofi Paolo Pecere e Riccardo Chiaradonna, docenti all’Università di Roma Tre, in un approfondimento sul mito, la trance, il rito e la metamorfosi, temi al centro dello spettacolo.

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