Le apparecchiature sanitarie del Lazio sono gestite dai privati e spesso usurate: un rapporto Agenas
Il problema rilevante, evidenziato da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale, è l’età avanzata, quindi l'usura, di molti macchinari
Si tratta delle apparecchiature per le risonanze magnetiche per le Tac, per le mammografie. In Italia si contano attualmente 8.228 apparecchiature di questo tipo, con una maggiore concentrazione in Lombardia, Lazio e Campania. Ma nel Lazio un numero molto elevato di macchinari che si trova in strutture private, meno in quelle pubbliche. E il problema rilevante, evidenziato da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale, è l’età avanzata, quindi l'usura, di molti macchinari.
Apparecchiature sanitarie, il posizionamento del Lazio rispetto al resto d’Italia
Un dato positivo riguarda la concentrazione delle apparecchiature: nella regione Lazio sono presenti 1.053 dispositivi, seconda dopo la Lombardia dove ce ne sono 1377 ma sono mal distribuite. Ce ne sono 360 nelle strutture pubbliche, 553 in quelle private accreditate e 140 in strutture private non accreditate. Nel Lazio, nello specifico, si contano 49 acceleratori lineari, 84 angiografi, 39 gamma camere computerizzate, 314 mammografi, 247 risonanze magnetiche, 268 Tac e 16 sistemi Tac-Pet.
Quanto alla disponibilità di apparecchiature per milione di abitanti, il Lazio dispone di oltre 40 tra Tac, risonanze magnetiche e mammografi. Per gli altri macchinari, i valori scendono sotto i 15 o 10 per milione di abitanti. La regione occupa il secondo posto in Italia per numero di acceleratori lineari per milione di abitanti, dopo il Molise, di mammografi, dopo l’Umbria e di sistemi robotizzati per chirurgia endoscopica.
È al quarto posto per numero di Tac, ma si colloca sotto la media nazionale per sistemi Tac/Pet per milione di abitanti. A livello regionale, la Lombardia conta il maggior numero di Tac (321), seguita proprio dal Lazio (268).
Agenas, l’età avanzata dei macchinari nel Lazio
Nel Lazio, il 56 per cento delle apparecchiature ha più di dieci anni, mentre solo il 40 per cento è in funzione da meno di cinque. L’età media delle risonanze magnetiche, ad esempio, è di 10,2 anni, un dato superiore alla media nazionale. Tuttavia, i macchinari presenti nelle strutture pubbliche tendono a essere più recenti rispetto a quelli privati. Ad esempio, le Tac nel Lazio hanno in media sei anni nelle strutture pubbliche, contro otto anni in quelle private.
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