Lazio, Dossier Ecoforum 2024: «Differenziata nelle province di Rieti al 57,6% e di Viterbo al 66,3%»
Il dossier Ecoforum Lazio 2024, redatto da Legambiente Lazio, presenta un'analisi approfondita del ciclo dei rifiuti nel Lazio, con particolare attenzione alla raccolta differenziata e ai comuni virtuosi
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Si è svolta a Rieti l’edizione locale dell’Ecoforum del Lazio di Legambiente, dedicata alle province di Rieti e Viterbo, con un’analisi sulla raccolta differenziata e la premiazione dei Comuni più virtuosi.
Sono stati riconosciuti i centri che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata, con Viterbo in crescita al 66,3 per cento (+2 punti) e Rieti stabile al 57,6 per cento. L’evento ha visto la partecipazione di amministratori locali e rappresentanti di Legambiente, Conai e circoli territoriali, che hanno discusso strategie per migliorare la gestione dei rifiuti.
«C’è ancora molto da fare - ha spiegato Maria Domenica Boiano, direttrice di Legambiente Lazio, mettendo in evidenza l’importanza di investire in impianti di economia circolare -, per diffondere impianti dell'economia circolare, in due province dove mancano completamente, a partire dai biodigestori per l'organico che continua a essere la frazione maggiore tra quelle recuperate. Una attenzione particolare bisogna poi porre ai comuni capoluogo dove, a Rieti ancor più che a Viterbo, assistiamo a una decrescita negativa della differenziata».
La raccolta differenziata nel lazio
La raccolta differenziata nel Lazio continua a migliorare, raggiungendo il 55,20 per cento, in crescita rispetto al 54,23 per cento del 2022 e al 53,42 per cento del 2021. Ma la regione resta lontana dall'obiettivo del 70 per cento fissato nel Piano Regionale dei Rifiuti per il 2025 e ben al di sotto della media nazionale del 65,16 per cento registrata nel 2022.
Questi dati emergono dal Dossier Comuni Ricicloni e ciclo dei rifiuti nel Lazio 2024, presentato oggi in occasione dell’Ecoforum di Legambiente Lazio. Il rapporto fornisce un quadro dettagliato della gestione dei rifiuti urbani nei comuni della regione, analizzando la produzione complessiva, la raccolta differenziata e i risultati delle diverse province.
Provincia | RD 2023 (%) | RD 2022 (%) | Variazione |
Viterbo | 66,3% | 64,4% | +1,9% |
Frosinone | 63,4% | 61,7% | +1,7% |
Latina | 63,7% | 60,9% | +2,8% |
Rieti | 57,6% | 57,6% | 0% |
Roma | 52,9% | 52,1% | +0,8% |
Le performance provinciali
Tra le province la più virtuosa è Viterbo (66,3 per cento), seguita da Latina (63,7 per cento) e Frosinone (63,4 per cento). Rieti resta stabile al 57,6 per cento, mentre la provincia di Roma chiude la classifica con il 52,9 per cento.
La città di Roma, con un tasso di raccolta differenziata del 46,6 per cento, continua a rappresentare un freno per la crescita regionale. Se si escludesse la Capitale dal calcolo, la Città Metropolitana raggiungerebbe il 68,9 per cento, mentre l’intera regione supererebbe la soglia del 66 per cento.
Produzione di rifiuti: Lazio seconda in Italia
Nel 2023 la produzione totale di rifiuti urbani nel Lazio ha raggiunto 2.845.272 tonnellate, con un incremento di 1.800 tonnellate rispetto al 2022. Il dato pro capite è di 497 chilogrammi per abitante, superiore alla media nazionale di 494 chilogrammi per abitante, ma inferiore a quella delle regioni dell’Italia centrale (532 chilogrammi per abitante). Il Lazio si conferma la seconda regione italiana per produzione di rifiuti urbani, dietro solo alla Lombardia.
L’aumento della raccolta differenziata non è stato sufficiente a compensare la crescita della produzione totale di rifiuti. Nel 2023 sono stati raccolti in maniera differenziata 30.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2022, ma il miglioramento è stato limitato dall’aumento complessivo della produzione.
Comuni «Ricicloni» e Rifiuti Free
Il dossier evidenzia che nel 2023 sono 209 i Comuni «Ricicloni», ovvero quelli che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata. Il numero è lo stesso del 2022, segno di una crescita che ha subito un rallentamento rispetto agli anni precedenti.
Un risultato particolarmente positivo riguarda i Comuni Rifiuti Free, ovvero quei comuni che hanno prodotto meno di 75 chilogrammi di rifiuto secco per abitante all’anno. Quest’anno sono 33, cinque in più rispetto al 2022. Tra i migliori, Sant’Ambrogio sul Garigliano (39,1 chilogrammi di rifiuto secco pro capite), Vallecorsa (45 chilogrammi) e Rocca Santo Stefano (53,3 chilogrammi)
I migliori Comuni «Ricicloni»
I comuni che hanno ottenuto le migliori performance in termini di raccolta differenziata sono Nepi (84,7 per cent0), Vetralla (83,5 per cento), Fondi (82,4 per cento)
Tra i grandi comuni (oltre 50.000 abitanti), quelli con le percentuali più alte sono Fiumicino (79 per cento) Velletri (78,8 per cento) Tivoli (76,5 per cento), tutte in provincia di Roma.
Nella categoria Comuni Medi (5.000-50.000 abitanti), oltre a Nepi e Vetralla, si distingue San Felice Circeo con l’81,8 per cento.
Per quanto riguarda i piccoli comuni, in vetta alla classifica troviamo Villa San Giovanni in Tuscia (82 per cento) e Norma (81,9 per cento) e infine Sant’Ambrogio sul Garigliano (81,7 per cento)
Ecoforum, criticità e prospettive
Il dossier sottolinea che, nonostante i progressi, il Lazio fatica ancora a raggiungere gli obiettivi di legge. La normativa nazionale (D.Lgs. 152/2006) fissava il 65 per cento di raccolta differenziata già dal 2012, traguardo ancora lontano per molte realtà regionali.
Inoltre, il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare impone di ridurre la quota di rifiuti in discarica al 10 per cento entro il 2030, mentre oggi il Lazio smaltisce ancora gran parte dei suoi rifiuti in impianti fuori regione.
L’aumento della frazione organica nella raccolta differenziata (37 per cento) richiede nuove infrastrutture di trattamento, mentre la crescita degli imballaggi impone un potenziamento delle filiere di riciclo per carta, plastica e vetro.
La sfida per il futuro è accelerare la transizione verso un modello di economia circolare, puntando su impianti adeguati e su una maggiore sensibilizzazione dei cittadini.
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