Laboratorio per bambin* trans, protesta dei «Pro Vita» all'Università Roma Tre
Il rettorato: «un singolo incontro, nell’ambito di una ricerca non finanziata, che non prevede in alcun modo attività finalizzate a influenzare i minori su questioni legate al genere»
Un gruppo di attivisti del movimento «Pro vita» sta protestando davanti alla sede del rettorato dell'Università Roma Tre dove questa mattina è in corso il «laboratorio per bambin* trans e gender creative» promosso dall’ateneo.
«Pubblicate i verbali»
«Abbiamo consegnato all'Università di Roma Tre - tramite mail PEC - le oltre 35.000 firme che abbiamo raccolto per dire no» all’incontro e ora «chiediamo al rettore Massimiliano Fiorucci di pubblicare i documenti e i verbali prodotti dal Comitato Etico che ha dato il suo ok all'iniziativa», ha dichiarato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
Il rettorato:«No a strumentalizzazioni»
Il laboratorio è da alcuni giorni al centro delle polemiche tanto che il ministero dell'istruzione ha avviato un accertamento. Ma il rettorato ha respinto ogni strumentalizzazione definendo «notizie palesemente false» quelle emerse in merito all'iniziativa e riservandosi di intraprendere «qualsiasi azione legale». Il rettorato ha fatto sapere che il laboratorio in corso oggi è «un singolo incontro, nell’ambito di una ricerca non finanziata, che non prevede in alcun modo attività finalizzate a influenzare i minori su questioni legate al genere. Come in molte altre ricerche, gli strumenti per raccogliere le storie e i vissuti personali, in ragione dell’età delle persone coinvolte, sono di carattere ludico-ricreativo. Inoltre, le attività proposte durante l’incontro non fanno riferimento diretto all’espressione di genere dei bambini e delle bambine» , spiegano dall’ateneo.
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