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Camilla Palladino

La Ss Lazio celebra i suoi 125 anni di storia in Campidoglio, Lotito: «L’iter per il Flaminio è in corso»

Il sindaco Roberto Gualtieri con il presidente della Ss Lazio Claudio Lotito
Il sindaco Roberto Gualtieri con il presidente della Ss Lazio Claudio Lotito (Fonte: Roma Capitale)

«Esamineremo il progetto (per lo stadio Flaminio, ndr) con la massima serietà». Lo ha detto il sindaco Roberto Gualtieri durante la cerimonia nella sala della Protomoteca in Campidoglio dei 125 anni di storia della società sportiva Lazio. All’evento, a cui hanno partecipato il presidente della Ss Lazio Claudio Lotito, il figlio Enrico Lotito, il presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni, e il falconiere con l'aquila Flaminia, simbolo della società biancoceleste, il primo cittadino ha ripercorso l’ultimo anno di incontri organizzati con l’obiettivo di riqualificare il Flaminio: «L’anno scorso il presidente Lotito ha abbracciato l’idea, molto importante e seria, che riguarda lo stadio Flaminio. Sono molto contento di questo di impegno, a un anno di distanza da quell’incontro che in molti hanno raccontato come un’idea ora si è concretizzata in uno studio e in un progetto che è stato presentato. Siamo già in una fase nuova. Noi siamo molto favorevoli all'idea che la Lazio possa riqualificare un grande luogo dello sport».


E ha aggiunto: «Grazie a questi incontri ho imparato a conoscere la storia di un movimento largo e radicato che ha fatto la storia di questa città e del nostro paese, non solo quella di un club. La particolarità della Lazio è che è fondata sui grandi temi dello sport, ispirata ai valori olimpici. Ha un forte spirito unitario che unisce sotto i colori e la bandiera non solo i tifosi e contribuisce a fare di Roma una città che ama lo sport». Poi il sindaco ha celebrato i «125 anni di una storia fatta di grande personalità e inclusione popolare, è un pezzo importante della storia della nostra città e della storia dello sport italiano ed Europeo».


L'evento ha anche reso omaggio a tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno contribuito a rendere la squadra biancoceleste un simbolo di sportività, dai palazzetti alle piste di atletica, dalle piscine ai campi di rugby, fino all'escursionismo. Si è detto fiero il presidente Lotito: «Venti anni fa - ha ricordato - la Lazio stava scomparendo. Quando sono arrivato la gente scappava. Invece abbiamo creato le condizioni per avere una società che dà orgoglio e senso di appartenza. Grazie alla passione abbiamo combattuto e abbiamo fatto grandi passi, con dei valori, che sono quelli olimpici ed oggi la Lazio non è più un punto di partenza ma un punto di arrivo. Con orgoglio quindi oggi festeggiamo in questa sala, che ci appartiene perché noi siamo la prima squadra della città».


E sul Flaminio ha ribadito, come già sottolineato in passato, che è «per la politica del fare. Sul Flaminio noi vogliamo dare uno stadio moderno ai nostri tifosi. La loro casa, dove ritrovarsi. La Lazio, grazie alla disponibilità del sindaco, che è una persona di grande sensibilità, avrà la sua casa a Roma. Le procedure per il progetto del Flaminio sono in corso ma ci vorrà del tempo. I vari enti dovranno dare i loro pareri. Ma è iniziato l'iter che porterà poi il Comune a dare la pubblica utilità».

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