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La Roma-Lido e la Roma Nord-Viterbo tra le linee ferroviarie peggiori d'Italia

Edoardo Iacolucci

È quanto emerge dal Rapporto Pendolaria di Legambiente presentato oggi. Roma Nord-Viterbo e Roma-Lido tra le linee peggiori d’Italia. Nel Lazio i disservizi hanno fatto perdere il 34 per cento dei passeggeri negli ultimi 15 anni



Roma Viterbo
Stazione piazza Euclide (Stazione Euclide)

Questa mattina a Roma è stato presentato il Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente, che analizza lo stato del trasporto pubblico su ferro in Italia. Le linee Roma Nord-Viterbo e Roma-Lido si confermano tra le peggiori del Paese, evidenziando gravi criticità per pendolari e cittadini.


Roma Nord-Viterbo e Roma-Lido: record negativo di corse soppresse

Sulla linea Roma Nord-Viterbo, solo nei primi 10 mesi del 2024, si contano oltre 5mila corse soppresse, a cui si aggiungono le 7mila cancellazioni del 2023, come denunciato dal Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord.

Situazione analoga per la Roma-Lido, dove operano appena 6-7 treni e i lavori di manutenzione, previsti inizialmente per la primavera 2023, sono stati rinviati a fine 2025.


Vecchie flotte e disinvestimenti

Nel Lazio, i treni gestiti da Cotral hanno un’età media di 33 anni, quasi il triplo rispetto ai 12,7 anni dei convogli Trenitalia che servono le 8 linee regionali. Questa disparità è il risultato di decenni di mancati investimenti, che hanno causato profondi disservizi.


Numero di passeggeri in calo

Nonostante il Lazio sia tra le regioni italiane con il maggior numero di corse giornaliere (1.245), il numero di utenti è in calo costante: dai 600mila viaggiatori giornalieri del 2009 si è scesi a meno di 350 mila nel 2023, segnando una riduzione del 34 per cento. Questo dato rende il Lazio la terzultima regione italiana per utilizzo del trasporto ferroviario, a favore del mezzo privato, con conseguente aumento dell’inquinamento e della congestione stradale.


Interventi strutturali necessari

«La qualità del servizio ferroviario nel Lazio - spiega Roberto Scacchi, responsabile nazionale mobilità di Legambiente e Presidente di Legambiente Lazio -, è in costante peggioramento, con una drastica riduzione del numero di viaggiatori. Le linee cruciali come la Roma-Lido e la Roma Nord-Viterbo sono in una situazione disastrosa, mentre il mancato completamento dell’anello ferroviario è una scelta incomprensibile, considerando il gap che Roma deve colmare per allinearsi agli standard europei».


La Capitale, inoltre, detiene un primato negativo: è la città italiana più colpita da eventi estremi legati al cambiamento climatico, con 36 interruzioni del servizio solo nel 2023, a causa di infrastrutture vulnerabili.


Mobilità a due velocità e tariffe. Trolese: «Linea Casilina spartita»

Amedeo Trolese, responsabile mobilità di Legambiente Lazio, ha sottolineato come il territorio sia caratterizzato da una mobilità a due velocità: «Le ferrovie ex concesse presentano condizioni di viaggio vergognose. La terza linea ex concessa lungo la Casilina è completamente sparita e, nonostante l’impegno dell’amministrazione per trasformarla in un Tram Termini-Tor Vergata, siamo ancora bloccati»

Sul fronte delle tariffe, lo stop all’aumento del biglietto giornaliero romano è una notizia positiva, considerando i disagi quotidiani vissuti dai cittadini.


La linea Roma Nord - Viterbo

La linea ferroviaria Roma Nord-Viterbo, già tristemente nota come una delle peggiori d’Italia, ha registrato ulteriori peggioramenti nel 2024, aggravando i disagi per pendolari e utenti.


La tratta si estende per 101,9 km, suddivisi in: 12,5 chilometri di servizio urbano (tempo di percorrenza: 22 minuti) 89,4 chilometri di servizio extraurbano (tempo di percorrenza è di 155 minuti). Con 35 fermate totali, la linea è contraddistinta lunghe attese in banchina, treni sovraffollati e un servizio sempre più inaffidabile.


Nel corso del 2023, il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord ha segnalato oltre 7mila corse soppresse, un numero che è salito a 5mila cancellazioni nei primi 10 mesi del 2024. Oltre alle corse saltate, si registrano gravi disservizi, tra cui biglietterie chiuse in molte stazioni o parzialmente operative, barriere architettoniche che ostacolano la mobilità dei passeggeri e divieto di trasporto biciclette a bordo dei treni.


Nonostante le difficoltà attuali, sono previsti interventi strutturali per migliorare la linea, tra lavori di raddoppio tra Riano e Morlupo, il cui inizio è programmato per la primavera 2025 e la conversione della linea in metropolitana, con finanziamenti dedicati attraverso i fondi del Pnrr.

Ma i lavori per fluidificare e mettere in sicurezza l’intera tratta non sono ancora iniziati, aggravando ulteriormente i disagi per gli utenti.


Un aspetto critico riguarda l'assenza del sistema di sicurezza train stop su 5 convogli Alstom, che potrebbero essere utilizzati sulla tratta urbana della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo per incrementare la flotta disponibile. Al momento, non ci sono aggiornamenti significativi sull'installazione di questo sistema, lasciando la linea in uno stato di persistente inefficienza.


Il 18 novembre 2024, i passeggeri hanno vissuto una giornata particolarmente difficile con treni rallentati o cancellati sin dalle prime ore del mattino a causa di un guasto infrastrutturale. Episodi simili continuano a compromettere l’affidabilità del servizio.


La linea Roma-Lido

Anche sulla Roma-Lido, rinominata Metromare, la situazione è ancora molto critica perché sono «in attesa della conclusione dei lavori lungo la linea da parte di Rfi - si legge nel report -, che dovevano concludersi a primavera del 2023 e che, invece, termineranno a fine 2025». Alcuni piccoli miglioramenti per la linea di 28,3 km in verità si intravedono «ma del tutto insufficienti rispetto ai disagi quotidiani riscontrati».


I treni in servizio sono 6-7, con alcune corse supplementari nelle ore di punta, non tutti i giorni: «Da orario ufficiale la frequenza è ancora di un treno ogni 20 minuti, con 102 corse quando il servizio dura fino alle 23 e 30, mentre nei giorni feriali, quando il servizio finisce alle 21 per i lavori notturni, le corse sono 96».


Le corse sono quasi sempre sovraffollate e «nei casi di guasti le corse sostitutive sono insufficienti e disorganizzate».

Per quanto riguarda le stazioni, quella nuova di Acilia Sud e il rifacimento di Tor Di Valle, «dovevano concludersi a inizio ottobre 2023, ma si concluderanno nelle prossime settimane per aprire a primavera 2025».


Alcuni problemi continuano ancora in varie stazioni con le scale mobili, «per cui in alcuni casi sono non fruibili da chi ha problemi di mobilità. Su questa linea sono previsti investimenti per trasformarla in una linea metropolitana, tra cui - conclude il report Pendolaria -, la fornitura per un valore di quasi 43 milioni di euro di 5 rotabili a sei casse».


In Pendolaria 2024, vengono poi analizzate le difficoltà che continuano a ostacolare il potenziamento del sistema ferroviario e delle metropolitane in Italia, con un focus sulla Capitale. Nonostante i finanziamenti significativi destinati alle infrastrutture urbane, pari a oltre 16 miliardi di euro distribuiti su più di 10 anni, i ritardi e le criticità restano evidenti.


A Roma, per esempio, dopo 30 anni, è stato riaperto il cantiere per la tranvia Togliatti, un passo importante per la mobilità cittadina.


Nodo Pigneto: un nuovo hub intermodale

Buone notizie arrivano dal nodo Pigneto a Roma, dove è stata assegnata la gara per la costruzione della stazione di interscambio tra ferrovie regionali e metro C.

Previsto per il 2026, il completamento della fermata FL1/FL3 e parziale copertura del vallo ferroviario e per il 2029, l'apertura della nuova piazza pedonale e del sottopasso di collegamento con la metro C.


roma ferrovia

Metro C, finanziamenti in bilico: emendamento last minute

La revisione della spesa pubblica, imposta dal Ministro dell’Economia, ha tagliato 425 milioni di euro destinati alla tratta Clodio-Farnesina della metro C, mettendo a rischio il completamento dell’opera. Fortunatamente, un emendamento alla legge di bilancio è intervenuto per ripristinare i fondi, nella notte fra il 16 e il 17 dicembre.


Chiusura dell’anello ferroviario romano

Il progetto di chiusura dell’anello ferroviario ha subito un duro colpo con il taglio di 175 milioni di euro dai fondi Pnrr. Questo lascia finanziato solo il raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara, previsto per il 2026, che da solo non risolve le criticità del nodo ferroviario di Roma.


La tranvia Tva: un’opera simbolica per Roma

La tranvia Termini-Vaticano-Aurelio (Tva), attesa per il 2026, è stata oggetto di polemiche riguardanti presunti impatti estetici su via Nazionale. Tuttavia, in città come Bologna si realizzano tranvie rispettando il contesto storico, portando benefici economici e migliorando la qualità della vita. Roma deve recuperare la sua storia tranviaria, interrotta durante il fascismo, per rilanciare un trasporto pubblico efficiente. La realizzazione della Tva rappresenterebbe una svolta epocale per la mobilità cittadina, paragonabile all’introduzione della metro A.

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