La Procura archivia il caso su Gianmarco Pozzi, il ragazzo morto a Ponza
Sette persone rischiano il processo per traffico di droga
![Il murale per Gianmarco Pozzi (Gallo)](https://static.wixstatic.com/media/e91775_bc3cd73d8b44420c8dc5e6410445ce71~mv2.jpg/v1/fill/w_855,h_630,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/e91775_bc3cd73d8b44420c8dc5e6410445ce71~mv2.jpg)
Nei giorni scorsi, la Procura di Cassino ha delegato ai Carabinieri della Compagnia di Formia la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di sette persone accusate di traffico di sostanze stupefacenti, calunnia, rifiuto di sottoporsi a test psicofisici per l'uso di droghe durante la guida, e minaccia a pubblico ufficiale.
L'inchiesta, che si concentra su un traffico di droga fiorente sull'isola di Ponza, è stata avviata nell’ambito delle indagini sul decesso di Gianmarco Pozzi, avvenuto il 9 agosto 2020.
La Procura di Cassino ha anche avanzato oggi una richiesta di archiviazione al Gip per quanto riguarda le indagini sulla morte di Pozzi, essendo emersi elementi che confermerebbero la non responsabilità di terzi nel decesso.
Traffico di droga a Ponza: i dettagli dell'indagine
L'indagine ha portato alla luce un'importante rete di traffico di sostanze stupefacenti sull’isola di Ponza, attiva tra giugno e novembre 2023. Secondo gli inquirenti, gli indagati gestivano il traffico di droga in maniera organizzata, coinvolgendo diverse figure nell’illecito commercio.
Inoltre, uno degli indagati, un 47enne residente sull’isola, avrebbe falsamente accusato due carabinieri in servizio a Ponza di essere responsabili della morte di Gianmarco Pozzi.
Chi era Gianmarco Pozzi
![gianmarco pozzi](https://static.wixstatic.com/media/e91775_df4e20f0d90c4165aee21135a48d7b84~mv2.jpg/v1/fill/w_690,h_362,al_c,q_80,enc_avif,quality_auto/e91775_df4e20f0d90c4165aee21135a48d7b84~mv2.jpg)
Gianmarco Pozzi, 27enne e pugile e campione di kickboxing, è stato trovato senza vita a Ponza, dove lavorava come buttafuori in una discoteca.
Il 9 agosto 2020, il suo corpo è stato rinvenuto in un’intercapedine di soli 80 cm, con ferite su tutto il corpo, e si è ipotizzato inizialmente un decesso dovuto a una caduta accidentale.
La famiglia, convinta che non sia stata una caduta accidentale, aveva richiesto approfondimenti, evidenziando omissioni nelle prime indagini, come la mancata autopsia e l'assenza di sequestri dei luoghi. L’avvocato Fabrizio Gallo aveva poi sollecitato ulteriori analisi, come il luminol, e la verifica delle celle telefoniche per ricostruire gli ultimi movimenti di Gianmarco Pozzi.
Il giallo sulla morte
Nel 2023 poi sono state acquisite due tracce di Dna trovate su una carriola rinvenuta nell'area dove il suo corpo fu trovato, incastrato in una intercapedine tra due edifici, con segni di violenza.
La carriola era stata scoperta dal padre di Pozzi durante una delle visita sul luogo del ritrovamento del figlio.
Le tracce genetiche, analizzate dai Ris dei carabinieri, sarebbero potute appartenere a qualcuno coinvolto nel caso.
La Procura di Cassino a aperto un'inchiesta per omicidio volontario, e i legali della famiglia Pozzi hanno presentato una lista di persone con cui confrontare il Dna, tra cui individui con cui Gianmarco aveva avuto rapporti durante il suo lavoro a Ponza.
Il corpo di Gianmarco Pozzi, trovato a torso nudo, con ferite su tutto il corpo, inizialmente era stato ritenuto vittima di una caduta accidentale. Gli accertamenti successivi hanno confermato invece che era stato brutalmente picchiato prima del decesso.
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