La nuova piazza Pia e le prime auto nel sottopasso: l'inaugurazione con Gualtieri, Meloni e Salvini
Dopo 450 giorni di lavori, realizzati da 110 operai per un costo di oltre 85 milioni di euro, la nuova piazza Pia e il sottopasso che si ricollega con quello del lungotevere in Sassia sono ora realtà
![Il taglio del nastro a piazza Pia (La Capitale)](https://static.wixstatic.com/media/f4c357_4543a7bc3b7849f69e4a729c304f2c74~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_552,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/f4c357_4543a7bc3b7849f69e4a729c304f2c74~mv2.jpg)
A poco più di 24 ore dall'apertura della Porta Santa, è stata inaugurata l'opera simbolo del Giubileo. Dopo 450 giorni di lavori, realizzati da 110 operai per un costo di oltre 85 milioni di euro, la nuova piazza Pia e il sottopasso che si ricollega con quello del lungotevere in Sassia sono ora realtà. Così, a seguito di un'intensa settimana di riaperture, nella mattina di lunedì 23 dicembre il sindaco Roberto Gualtieri ha tagliato il nastro dell'intervento decisivo per l'Anno Santo, unendo in un'unica passeggiata pedonale Castel Sant'Angelo e via della Conciliazione.
Gualtieri: «Un record assoluto»
«Una corsa contro il tempo» e una «sfida temeraria», l'ha definita il primo cittadino durante l'evento organizzato per l'occasione. Un successo ottenuto grazie alla sinergia di tutte le istituzioni coinvolte: «Il metodo Giubileo dimostra che quando ci si propongono obiettivi ambiziosi e si lavora con impegno, con determinazione e con il supporto di tutti si riescono a fare cose straordinarie. Non è stato mai realizzato un intervento di questa complessità in così poco tempo, è un record assoluto», ha aggiunto Gualtieri, ricordando le difficoltà incontrate lungo il percorso, a partire dagli importanti ritrovamenti archeologici. «Abbiamo dimostrato - ha detto il sindaco - che il patrimonio archeologico che abbiamo nel sottosuolo non è un ostacolo alla trasformazione di Roma».
Meloni: «Un piccolo miracolo civile»
Presente alla cerimonia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha sottolineato l'importanza della realizzazione di piazza Pia: «L'opera che inauguriamo questa mattina è probabilmente la più imponente». Anche la premier ha elogiato il metodo di lavoro caratterizzato dalla rapidità di esecuzione, in particolare di fronte agli ostacoli: «Nel corso dello scavo è stata scoperta l'esistenza di una villa di epoca romana. La prassi avrebbe imposto il blocco del cantiere a tempo indeterminato e le cose invece non sono andate così. La villa romana è stata smontata pezzo per pezzo, è stata trasferita, i suoi resti sono stati messi al sicuro senza che questo incidesse sui tempi di realizzazione dell'opera. Non lo voglio ovviamente chiamare un miracolo, perché sarebbe oggettivamente eccessivo, ma sicuramente si può definire un piccolo miracolo civile».
Il ministro Salvini e l'ad di Anas
Sorprendente il commento iniziale del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Qui ho visto ragazzi italiani e stranieri a lavorare insieme: è il bello dell'integrazione vera». Poi il leader della Lega ha elogiato il lavoro svolto dagli operai: «È la risposta a chi vorrebbe che in Italia non si facesse mai nulla, è l'esempio che se le forze politiche sociali e sindacali remano nella stessa direzione, l'Italia non prende lezioni da nessuno. Abbiamo gli operai e gli ingegneri migliori del mondo». Mentre dal palco l'ad di Anas Aldo Isi ha fatto un punto su quanto realizzato dalla società del gruppo Fs Italiane: «Abbiamo consegnato ieri (domenica 22 dicembre, ndr) della Repubblica, Termini dovrebbe essere consegnata a inizio dell'anno nuovo. Entro fine gennaio abbiamo il ponte dell'Industria, un'altra opera importante, e Tor Vergata a marzo per consentire gli eventi che ci saranno verso giugno-luglio. Roma ha tantissime nuove opere che verranno consegnate nei prossimi giorni e settimane».
Segnalini: «Traguardo eccezionale»
Sono intervenuti ancora il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l'ad di Fs Stefano Donnarumma, oltre al segretario di stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che ha celebrato il momento definendolo «significativo» per la Santa Sede e «di gratitudine» per lui stesso. «Si potrebbe dire - ha specificato - che è stato portato a compimento un lavoro di moltissimi anni, iniziato già con Papa Pio XII e il Giubileo del 1950». Dopo l'inno vaticano e quello italiano, seguiti dal quello del Comune di Roma, e i discorsi istituzionali, è stato il momento di un altro momento determinante: l'apertura del sottopasso e il passaggio delle prime auto. Attimi di entusiasmo per i rappresentati del Campidoglio, dai componenti della giunta ai consiglieri capitolini. «Nella mia carriera - ha ribadito a margine l'assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini - non avevo mai visto un'opera così, realizzata in tempi così brevi, 85 milioni e mezzo utilizzati in un anno e mezzo è davvero un traguardo eccezionale per una amministrazione, con tutti gli ostacoli che abbiamo incontrato».
L'entusiasmo dei cittadini per la nuova piazza Pia
Terminata la cerimonia, è stato il momento di aprire le transenne e lasciare finalmente libero il passaggio a cittadini e turisti che hanno potuto ammirare la nuova piazza con le due fontane in travertino, i filari di lecci appena piantati, la gradonata che permette di affacciarsi sul Tevere e le nuove fioriere su via della Conciliazione. Grande entusiasmo da parte di tutti: «Bellissima», l'hanno definita i romani interpellati da La Capitale. Ma soprattutto, hanno incrociato le dita due residenti di Monteverde, «speriamo che il traffico della zona migliori».
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