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Edoardo Iacolucci

La mega-discarica nell'ex parcheggio multipiano di via Magna Grecia. I residenti: "È uno schifo"

L'incredibile discarica alle spalle della Basilica di San Giovanni, nel celebre parcheggio multilivello firmato negli anni Cinquanta dal celebre ingegnere Riccardo Morandi e abbandonato ormai da 15 anni, nel cuore di Roma

Parcheggio multipiano di via Magna Grecia (La Capitale)
Parcheggio multipiano di via Magna Grecia di Riccardo Morandi (La Capitale)

Tiragraffi per gatti, un bauletto della Vespa, una montagna di indumenti, un poster di James Dean, due banconi frigo da ristorante.

Questa è la incredibile discarica alle spalle della Basilica di San Giovanni, nel celebre parcheggio multilivello firmato negli anni Cinquanta da Riccardo Morandi e abbandonato ormai da 15 anni, in via Magna Grecia.


Parcheggio in via Magna Grecia Senza tetto, accampamenti abusivi e un accumulatore seriale

La mega-discarica nel ex parcheggio multipiano di via Magna Grecia. I residenti: "È uno schifo"

«Nel tempo sono venuti ad interessarsi varie testate è stato spesso al centro delle cronache ma poi la situazione è rimasta sempre uguale - spiega Greta, che gestisce con il padre, il bar di famiglia "I Vitelloni", qui a San Giovanni dal 1998 -. Era sicuramente prima dell'Atac, poi ci hanno abitato diverse persone abusivamente, tra rom, senzatetto e addirittura un signore soprannominato simpaticamente in zona "il pazzo" che era un accumulatore seriale. Però con gli insediamenti abusivi un po di paura c'è - osserva Greta -. Soprattutto la sera. Inoltre abbiamo subito negli anni furti su furti. Ora non possiamo sapere chi è stato ma questa situazione per chi ha delle attività qui di fronte non è sicuramente decente. Anzi - precisa -, in verità è uno scempio. Un'opera di Morandi firmata da lui con la M, sulla tettoia, una delle poche se non l'unica, lasciata così in stato d'abbandono. Senza parlare appunto della gentaglia, delle malattie, i topi, e il pericolo di incendi». Concorda Luciana, residente da decenni nei pressi di via Magna Grecia:

«E così da anni è una vergogna io parcheggiavo sempre la macchina lì sopra perché in zona non ci sono parcheggi - spiega mentre fa la spesa al mercato rionale adiacente -. Ed è una struttura molto bella, di Morandi. Un degrado del genere è una vergogna. Speriamo che lo riqualifichino per metterlo a posto».

La mega-discarica nel ex parcheggio multipiano di via Magna Grecia. I residenti: "È uno schifo"

«È uno schifo»

«Mi piaceva molto quando era in funzione - commenta un'anziana residente di San Giovanni. Vedi qua? È un macello, è diventato un... Ma io se andavo con la macchina su era una cosa bella, perché adesso si deve ridurre tutto così non lo concepisco. Sarà, io che sono di altri tempi - prova a darsi una spiegazione -, ma era tanto bello questa rampa a chiocciola: i miei nipoti - ricorda -, dicevano nonna va con la macchina su fino a tetti detti, mi dicevano. Però è uno schifo per me adesso».


Del parcheggio se ne occupa il dipartimento Mobilità del Campidoglio, mentre del mercato direttamente il VII Municipio.

I lavori di riqualificazione, che dovrebbero iniziare a gennaio 2025 e terminare a settembre 2026 - sono finanziati con i fondi giubilari: 14 milioni e oltre 500mila euro.


La storia del parcheggio multipiano e del mercato Metronio di via Magna Grecia

Il Metronio, opera multistruttura progettata dall'architetto Florestano Di Fausto e dall'ingegnere Riccardo Morandi, tra i più importanti e innovativi del XX secolo, è stata viene inaugurata il 16 novembre 1957.

In quella zona di San Giovanni mancava infatti un grande parcheggio. Costruito su vari piani con una rampa elicoidale, il parcheggio multilivello con il suo design innovativo è diventato in poco tempo una struttura simbolo del quartiere. Insieme al garage, fu progettato anche un mercato interno (il mercato Metronio), con quattro accessi su ogni lato dell’edificio a livello della strada e la caratteristica struttura con il muro intonacato con andamento a "dente di sega".


La struttura è riconosciuta da ingegneri architetti e progettisti come un limpido esempio di architettura modernista. Sulla struttura ultimamente lo street artist Geco, aveva dipinto la sua scritta citazione di un noto spot pubblicitario «Geco ti mette le ali», diventata anch'essa simbolo artistico controverso. Polemica chiusa ormai che nel degrado generale è scrostata anche la scritta, come del resto, l'intera struttura dal grande valore artistico, a causa di infiltrazioni, umidità, incuria e mancata manutenzione.





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