Migliaia a Piramide per la Palestina. Cori, fumogeni, idranti e lacrimogeni: «Doveroso stare qui» [VIDEO]
Aggiornamento: 6 ott
Migliaia di persone si sono ritrovate a piazzale Ostiense per manifestare «per la Palestina e per il Libano e per tutti i popoli oppressi»
«Palestina e Libano unite fermiamo il genocidio con la resistenza» è il grande striscione tenuto in testa alla manifestazione pro Palestina, vietata dalla Questura e comunque tenutasi a Roma, sotto la Piramide Cestia, così come in molte altre città italiane.Qui a Piramide alle 14, ci sono già un migliaio di persone.
Bandiere della Palestina e del Libano, fumogeni verdi e rossi, e cori «Free free Palestine». Non mancano anche quelli contro la premier Giorgia Meloni e il presidente israeliano Netanyahu.
La zona è blindata, la Questura ha infatti predisposto un piano sicurezza già iniziati nella notte di ieri con controlli in stazioni, ai caselli autostradali .Mentre intorno alla zona del corteo, è stato predisposto un dispositivo a "cerchi concentrici" sempre più stringente e massiccio che come nucleo centrale ha piazzale Ostiense.
«Noi non vogliamo celebrare niente ma la nostra è una lotta. Non abbiamo voluto istituire uno stato di terrore su questa manifestazione pacifica e democratica. Noi pensiamo che chi vuole difendere realmente la democrazia è chi scende in piazza oggi e chi continuerà a farlo» grida al microfono una giovane manifestante, sotto la pioggia.
Gli attacchi sono contro Israele e il governo italiano: «Israele viene definito l’unico Stato democratico del Medioriente quando - continua duramente la manifestante -, ad ammazzare bambini donne, uomini anziani, demolisce le scuole le case le università e gli ospedali di Gaza. Governo e istituzioni italiani continuano ad avere rapporti stretti con questo governo e definirlo democratico, abbiamo capito qual è la loro idea di democrazia: la nostra è diversa. È di libertà per il popolo palestinese, di tutti i popoli che lottano».
Ad aderire alla manifestazione anche esponenti Potere al Popolo che si scagliano contro la «complicità degli Stati Uniti d’America dell’Unione Europea e del governo Meloni» sul conflitto israelo-palestinese, in particolare il ministro della Difesa Crosetto e l’azienda Leonardo, sull’invio di armi.
Ma alla manifestazione aderiscono un migliaio di persone, di tutte le età. Donne, uomini, ragazze e ragazzi. C’è chi è venuto qui col cane e chi addirittura è venuto qui coi propri piccoli figli in passeggino: «È doveroso, ci sono bambini che questa libertà non ce l’hanno più».
Dania ha 50 anni, qui con un cartello al collo su cui ha scritto «i bambini vinceranno», e paragona la situazione palestinese a quella dei nativi d’America, a quella di tutti i popoli oppressi della storia: «Se io fossi vissuta negli anni dell’olocausto mi sarei opposta fortemente contro il nazismo e contro i campi di concentramento per gli ebrei, questo deve essere chiaro: non siamo antisemiti».
Intanto l’associazione “Giovani palestinesi” fa sapere di come molti pullman siano stati fermati ai caselli autostradali, come quello di Pisa che non è riuscito ad arrivare a piazzale Ostiense.
Corteo pacifico per la Palestina, intorno a piazzale Ostiense
Adesso il comizio è finito e i manifestanti si sono radunati tutti quanti dietro il grande striscione cantando «Intifada, fino alla vittoria» tentando di far partire il corteo.
Al momento però sono ancora tutti quanti all’interno del piazzale da cui non si può entrare né uscire se non in direzione di viale di Porta Ardeatina. Ora chiusa anche quella.
Un corteo vero e proprio non c’è stato, ma un immenso girotondo pacifico intorno a piazzale Ostiense.
La situazione precipita intorno alle 17.30
Intorno alle 17.30 tuttavia la situazione è degenerata, tra cariche della polizia, con idranti e blindati per disperdere il corteo, e gli esegui i manifestanti violenti.
Allo scoppio di qualche bomba carta e al lancio di vari oggetti contro gli agenti, è infatti partita la carica e il lancio di lacrimogeni da parte della polizia.
In totale si contano 24 agenti feriti (tra polizia e finanza), una ragazza manifestante ferita, e 38 fogli di via, per manifestanti provenienti da diverse città d'Italia, da Catania a Milano.
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