La Crocifissione Bianca di Chagall arriva per la prima volta a Roma: «Una luce che inonda il mondo»
Il sindaco Gualtieri, mons. Fisichella e il presidente della Fondazione Roma Parasassi, all'inaugurazione con «La Crocifissione Bianca» di Chagall, capolavoro esposto gratuitamente dal 27 novembre 2024. Nasce così il Museo del Corso – Polo Museale, in via del Corso. Gratis per tutti.
Un grigio caos, il disastro umanitario e una via, forse, per la salvezza. È «La Crocifissione Bianca» di Marc Chagall, che arriva per la prima volta a Roma. Un vero e proprio simbolo di questo Giubileo ormai alle porte: «Cristo crocifisso è una luce che inonda il mondo e che fa mettere inevitabilmente in ombra anche la violenza gratuita e il dramma che viene vissuto dall'umanità » spiega il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione Mons Fisichella che da Chicago ha reso possibile il far arrivare l'opera dall'Art Institute di Chicago fino alla Capitale. L'opera sarà visitabile gratis fino al 27 gennaio.
Chagall, da Chicago a Roma: l'iniziativa di Mons. Fisichella
«Non volevo - continua precisando -, che Chagall venisse messo in una chiesa per estendere il più possibile, universalmente, l'opera. Anche a chi poteva avere del remore di andare in una chiesa cattolica».
Il suo primo impatto con l'opera spiega Fisichella «è stato emotivamente molto forte, tanto da far accapponare la pelle e questo significa che il linguaggio dell'arte, il linguaggio della bellezza nonostante la drammaticità di quanto ci viene rappresentato porta però tanta luce e porta anche tanta speranza».
Roberto Gualtieri: «Tutti venendo a Roma per il Giubileo potranno ammirare questo capolavoro»
All'inaugurazione, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Una grande gioia poter ammirare questo capolavoro e poterlo farlo inaugurando un nuovo volo museale per Roma». Il primo cittadino della Capitale ringrazia il mons. Fisichella e il presidente Parasassi: «Tutti venendo a Roma per il Giubileo potranno ammirare questo capolavoro. L'opera preferita di Papa Francesco. Tocca il cuore davvero - sottolinea Gualtueri -, e penso che dia proprio il senso del Giubileo, della speranza, in un momento difficile. In questo caso a Chagall nel 1938 vedeva già l'orrore che c'era e che sarebbe diventato ancora più grande: guerre, persecuzioni, Shoah. Riesce nel mostrare nel dramma la speranza».
Il dipinto inaugura il un nuovo spazio dedicato all’arte e alla cultura capitolina: il Museo del Corso – Polo Museale, in via del Corso, che unisce due edifici storici, Palazzo Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla, tra storia, arte e innovazione. L'iniziativa è voluta e promossa dalla Fondazione Roma, e stamattina il museo ha aperto ufficialmente le sue porte al pubblico.
Parasassi, Fondazione Roma: «Felici di aprire le porte di casa»
«Oggi realizziamo un sogno che ci portiamo da tempo nel cuore - spiega Franco Parasassi, presidente di Fondazione Roma - quello di creare un nuovo polo culturale a disposizione dei cittadini. Uno spazio pensato per la città, un progetto ideato per il territorio che valorizza il nostro patrimonio artistico, ha aggiunto -. Siamo felici di poter aprire le porte della nostra casa».
Qui si potranno ammirare le opere che custodiamo, capolavori legati a Roma o realizzati da autori che hanno vissuto e lavorato nella capitale: un viaggio nella storia dell’arte che va dal '400 fino ai giorni nostri: «Questo progetto dimostra l’impegno di Fondazione Roma verso la città, un percorso che ha al centro l’idea di cura per i beni comuni, di apertura alla comunità, di sostegno alla cultura e all’educazione» conclude Parasassi.
L’opera, proveniente dall’Art Institute di Chicago, giunge per la prima volta a Roma grazie alla collaborazione tra il Dicastero per l’Evangelizzazione e la Fondazione Roma e sarà in mostra fino al 27 gennaio 2025 a Palazzo Cipolla.
Un capolavoro, realizzato nel 1938 dal pittore russo di origine ebraica, simbolo di un messaggio di speranza e di unità tra le culture religiose
Un viaggio tra storia e arte
Il Museo del Corso - Polo Museale si divide in due nuclei distinti ma complementari. Palazzo Sciarra Colonna, noto come una delle «quattro meraviglie di Roma» ospita la Collezione permanente della Fondazione Roma. Tra gli autori esposti, grandi nomi tra cui, Nicolas Régnier, Gherardo delle Notti e Pietro da Cortona, accanto a maestri moderni e contemporanei come Balla, Schifano e Lucio Fontana.
Nello storico edificio anche la mostra «Percorsi di speranza. Testimonianze dall’Archivio storico» della Fondazione Roma, un’esplorazione dei documenti legati al Sacro Monte della Pietà e alla Cassa di Risparmio di Roma, che raccontano storie di assistenza e rinascita.
Palazzo Cipolla, invece, diventa il cuore delle mostre temporanee. Dopo Chagall, il programma prevede per il 2025 un’esposizione dedicata a Pablo Picasso e, successivamente, una mostra su Salvador Dalì, consolidando così la vocazione internazionale del museo.
Un progetto per la città
Franco Parasassi, presidente della Fondazione Roma, ha sottolineato l’importanza del nuovo polo culturale: «Oggi finalmente realizziamo un sogno che ci portiamo da tempo nel cuore: quello di creare un nuovo polo culturale a disposizione dei cittadini. Il nuovo Museo del Corso – Polo Museale è uno spazio pensato per la città, un progetto ideato per il territorio che valorizza il nostro patrimonio artistico. Siamo felici di poter aprire le porte della nostra casa per permettere di ammirare le opere che custodiamo, capolavori legati a Roma o realizzati da autori che hanno vissuto e lavorato nella Capitale».
Il Museo del Corso sarà visitabile in due sedi principali. Palazzo Sciarra Colonna, con la Collezione permanente e la mostra Percorsi di speranza, sarà aperto dal 30 novembre 2024 al 29 giugno 2025, il sabato e la domenica con visite guidate gratuite su prenotazione. Palazzo Cipolla, con la mostra «Chagall a Roma – La Crocifissione Bianca», sarà visitabile gratuitamente dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025, tutti i giorni dalle 10 alle 20.
Il museo offrirà anche visite guidate gratuite, laboratori didattici e attività per le scuole, con l’obiettivo di diventare un luogo di incontro e crescita culturale per tutti.
Entrambi gli spazi garantiranno l’accesso gratuito, confermando l’impegno della Fondazione Roma per la cultura e la comunità.
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