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Redazione La Capitale

La conferenza stampa di Marco Baroni in vista del derby: «Si vive per queste partite, c'è dentro tutta la passione»

A due giorni dal derby, il tecnico biancoceleste parla di emozioni, strategia e unità. «Il derby è passione pura, una sfida da affrontare con gioia e determinazione senza snaturarsi»

L'allenatore della Lazio, Marco Baroni, in conferenza stampa
L'allenatore della Lazio, Marco Baroni, in conferenza stampa

Nel corso della conferenza stampa pre-derby, l’allenatore della Lazio ha espresso con chiarezza le sue idee e il suo approccio alla partita più sentita della Capitale. «Si vive per queste partite», ha dichiarato, sottolineando come l’emozione e la passione siano ingredienti fondamentali per affrontare al meglio il match contro la Roma, in programma domenica alle 20.45.


Le emozioni per il derby?

Si vive per queste partite. Sono meravigliose, c'è dentro tutta la passione. Non solo io, ma anche la squadra, dobbiamo tutti avvicinarci alla gara con tutta la gioia che porta una sfida così.


Lazio favorita può dare certezza o agitazione?

Una premessa: noi giochiamo questa partita domenica, non due mesi fa. Nelle ultime 5 partite le squadre hanno fatto gli stessi punti. Da quando c'è Ranieri la Roma ha segnato il doppio. Sfida equilibrata, pericolosa, per questo ancora più bella.


Ci aspettiamo una Lazio aggressiva o con un approccio più prudente?

La squadra non deve mai snaturarsi, quando lo fai perdi qualcosa. Sappiamo benissimo della pericolosità della gara, ma dobbiamo giocare da Lazio. Mai snaturarsi.


Come stanno i giocatori a livello psicologico?

Si preparano tutti insieme. Dentro questa partita c'è tutta la passione della città, delle due tifoserie. Quando si vive di passione è bello, io voglio che la squadra si avvicini con gioia alla partita, lo ripeto.


Come è l'attesa per un derby?

Come dire che il Natale sia un giorno come gli altri, per me non lo è. Non lo sarà nemmeno il derby. Sarà la partita in cui servirà voglia, determinazione, tutto ciò che abbiamo sempre messo in campo. È la nostra natura. Il passato? Ora c'è tanta Lazio, voglio vedere il presente. Le esperienze che mi porto dietro mi aiutano, però guardo avanti. C'è una grande opportunità. Una società, una tifoseria... saremo fuori casa, ma non lo siamo mai in trasferta grazie al sostegno dei tifosi.


Ha parlato alla squadra delle tante provocazioni che ci sono state negli ultimi derby? Quale è il messaggio che ha voluto trasmettere ai giocatori?

Il messaggio è che si gioca tutti insieme, i giocatori non contano mai prima delle partite, in caso dopo. Dovranno essere coinvolti tutti, chi gioca titolare, chi partirà dalla panchina e chi non giocherà.


Cosa può darvi la presenza dei tifosi alla rifinitura di domani?

Parlo sempre di prestazione, la prestazione deve essere sempre lì e non possiamo sbagliare negli atteggiamenti, lavorare nella compattezza e nell'equilibrio. Se fosse per me le porte aperte sono la cosa più bella, semmai ci sia bisogno di sentire il calore è un regalo che vogliamo fare ai nostri tifosi perché questo contatto e questa vicinanza fa parte di quella passione di cui ho parlato prima, vogliamo regalare questo sentimento e domani possiamo essere vicini e quasi toccarci.


Ha sentito le parole di Ranieri?

Claudio, forse non tutti si ricordano, è stato mio allenatore per pochi mesi a Napoli, è una persona meravigliosa e fa piacere cosa ha detto. Per la diversità della partita di domenica però sono partite diverse, sappiamo le difficoltà che ci sono dentro questa partita. Abbiamo studiato e preparato le qualità importanti di questa Roma.


Un punto sugli inflortunati. Come sta Dia?

Domani faremo un test su Lazzari e Noslin e vediamo se possiamo averli a disposizione. Dia sta facendo benissimo, ho ancora dei dubbi sulla formazione perché i ragazzi si stanno allenando benissimo. Sono tutti pronti per giocare, vogliono esserci tutti e mi stanno mettendo in difficoltà. Dia è entrato bene con l'Atalanta, si è mosso bene e ha avuto una buona gestione della palla, poi è chiaro che da questi giocatori si chiede il gol. Per noi Dia è un giocatore importantissimo.


Come sta vivendo intimamente l'avvicinamento al derby?

Come vi ho detto prima, non solo io ma tutti viviamo di passione ed è la cosa più bella che c'è. Ho fatto tante partite importanti che ti danno emozione e adrenalina, se potessi raccogliere quelle emozioni e metterle in un bicchiere mi ci tufferei. Fanno parte di questo mestiere, più si alza l'aspetto emotivo e più stai facendo partite importanti. Da questo punto di vista sono felice di viverla. Io passo sempre dal noi, il calcio si vive ormai di squadra e di emozioni condivise. Non è solo legato alla squadra, ma anche a tutta la tifoseria e le persone che lavorano intorno a noi. Qui c'è una famiglia e questo noi ha ancora più valore. Sono convinto che alla fine per la natura delle squadre verrà fuori una bella partita.


Qualcuno ha guidato la squadra in questi giorni? Come sta Castrovilli?

La prendo io questa responsabilità, credo che si cresce in queste partite. Non esistono giocatori che hanno già 300 partite, abbiamo portato dentro giocatori che stanno lavorando e stanno crescendo. Lo spessore di queste gare lo devono percepire e lo devono sentire addosso. Devono trovare la bellezza di questa gara. Gaetano ha avuto un attacco influenzale, io conto sempre su tutti e non lascio nessuno indietro. Anche lui farà un test domani.


Primo tempo con l'Atalanta può essere riferimento?

Stiamo lavorando sulla mobilità e sul muoversi fuori posizione, ho dei calciatori che hanno questa attitudine e ci lavoriamo sopra. A prescindere dal sistema è importante non perdere mai questa filosofia e questa mobilità che ci possa dare delle soluzioni importanti dal punto di vista offensivo.


Sfrutterete la finestra di gennaio per inserire Basic e Hysaj in lista? Come sta Tavares?

Ci saranno sicuramente Basic e Hysaj, sono ragazzi che sono venuti in Coppa Italia con noi e ci danno una grande mano. Sfruttiamo questa apertura nel mercato per fare questi cambiamenti. Nuno ha avuto un piccolo infortunio, è ripartito e deve stare sereno. Ha una grande capacità nelle giocate offensive, in alcune occasioni riescono meglio ma non possiamo pensare che possa fare 5-6 assist a partita. Deve giocare con la sua spensieratezza, la sua bellezza sta nella capacità di prendersi dei rischi. È una cosa su cui stiamo lavorando, chiaramente non limito mai i giocatori da questo punto di vista.

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