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Edoardo Iacolucci

La 19esima Festa del Cinema di Roma, ecco i primi tre titoli selezionati da La Capitale

La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma ha portato sul grande schermo tre pellicole capaci di esplorare temi universali e complessi attraverso approcci stilistici diversi, ma tutti coinvolgenti

Il cast completo di «Berlinguer. La grande ambizione» (Rome film fest)
Il cast completo di «Berlinguer. La grande ambizione» (Rome film fest)

La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma ha portato sul grande schermo tre pellicole capaci di esplorare temi universali e complessi attraverso approcci stilistici diversi, ma tutti profondamente coinvolgenti. "L'arte di Essere Felici" di Liberski, "Megalopolis" di Francis Ford Coppola e "Berlinguer. La grande ambizione" offrono spunti di riflessione su arte, società e politica, ognuno con il proprio punto di vista.


“Berlinguer. La grande ambizione”, apre la 19esima Festa del Cinema di Roma

berlinguer la grande ambizione

“Berlinguer. La grande ambizione” è un film che esplora con profondità e sensibilità la figura di Enrico Berlinguer, storico leader del Partito Comunista Italiano negli anni '70. Il regista Andre Segre offre un ritratto intimo e politico del carismatico politico, mostrando sia il lato privato che quello pubblico del suo percorso. Da una parte, il Berlinguer (interpretato da Elio Germano) padre di famiglia e marito, dall'altra, il Berlinguer politico, impegnato nella difficile battaglia per realizzare un socialismo democratico in un’Italia ancora molto divisa.


Le due dimensioni si intrecciano costantemente, con il film che alterna immagini di repertorio documentaristico a momenti di straordinaria intensità visiva, grazie alla splendida fotografia di Benoît Dervaux. L'attentato a Sofia e il compromesso storico con la Democrazia Cristiana sono alcuni degli episodi chiave che mostrano l'indipendenza del Pci da Mosca e l'umanità di Berlinguer, sempre sospeso tra pragmatismo e idealismo. La colonna sonora, firmata da Iosonouncane, aggiunge una dimensione quasi mistica alla narrazione, collegando in modo naturale la vita personale e politica di Berlinguer.


"L'arte di Essere Felici", di Liberski

l'arte di essere felici

Con “L'arte di Essere Felici”, Liberski ci regala una commedia delicata e riflessiva che affronta il tema della crisi creativa e della maturazione personale. Il protagonista, Jean-Yves Machond, un artista concettuale in crisi, lascia Bruxelles per rifugiarsi a Étretat, in Normandia, dove la sua visione dell'arte e della vita subisce una trasformazione radicale. Inizialmente narcisista e infantile, Jean-Yves si trova a confrontarsi con un pittore figurativo locale, che lo spinge a rivedere il suo approccio non solo all’arte, ma anche alle relazioni umane.

Il film, intriso di umorismo e leggerezza, esplora il passaggio dall'astratto al concreto, dalla mente al cuore, sottolineando l'importanza di vivere con creatività e apertura verso gli altri, a qualsiasi età. Attraverso situazioni esilaranti e dialoghi brillanti, Liberski ci ricorda che aiutare gli altri non è solo un atto di generosità, ma anche una fonte di felicità personale. La storia celebra l'arte come mezzo per connettersi autenticamente con il mondo, suggerendo che il vero successo risiede nella capacità di vivere con semplicità e genuinità.


“Megalopolis” di Francis Ford Coppola

megalopolis

Dopo anni di attesa, Francis Ford Coppola torna con “Megalopolis”, un film ambizioso e visivamente spettacolare che riflette sulle contraddizioni della civiltà occidentale. Ambientato in una New York futuristica, la trama ruota attorno alla lotta tra progresso e tradizione, incarnata da due figure emblematiche: Cesar Catilina, un architetto visionario interpretato da Adam Driver, e Franklin Cicero, un sindaco conservatore portato in scena da Giancarlo Esposito.

Il film si presenta come una sorta di parabola moderna, con forti richiami all'antica Roma e alla sua caduta. Coppola intreccia riferimenti storici e attuali, esplorando il destino degli imperi e il sogno di un futuro migliore.

Attraverso una narrazione filosofica, “Megalopolis” affronta temi profondi come la decadenza, la convivenza culturale e la tensione tra innovazione e conservazione. Il risultato è una visione audace e maestosa, un'opera che riflette sull'evoluzione delle società umane e sul loro continuo oscillare tra distruzione e rinascita.

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