L'VIII municipio si dota di un nuovo centro di aggregazione giovanile: a via Pincherle nasce «Giovan8»
Si chiamerà Giovan8 e sorgerà nel quadrante Pincherle, snodo nevralgico della zona, e si aggiungerà agli altri centri «finanziati dalla legge 285», spiega Francesca Vetrugno, assessora alla Scuola dell'VIII municipio
Favorire l'incontro, il confronto e combattere il rischio di esclusione sociale. Questo lo scopo del nuovo centro di aggregazione giovanile di cui si arricchisce l'VIII municipio, che sarà inaugurato, come anticipato a La Capitale, venerdì 22 novembre, e che si somma agli altri quattro spazi altri quattro già sostenuti e disseminati in tutti i quadranti del territorio. Un'iniziativa che si inserisce nel più ampio quadro che mira a costruire un nuovo assetto di tutta la proposta di centri di aggregazione municipale.
Il municipio: «Il nuovo centro si aggiunge agli altri 4 già esistenti»
Si chiamerà Giovan8 e sorgerà nel quadrante Pincherle, snodo nevralgico della zona, e si aggiungerà agli altri centri «finanziati dalla legge 285», spiega Francesca Vetrugno, assessora alla Scuola dell'VIII municipio. Il progetto è stato realizzato grazie all'aggiudicazione, a seguito di una procedura di co progettazione, dei fondi regionali di LazioAggrega, per la promozione e il coordinamento delle politiche in favore dei giovani.
«Il quartiere di Valco San Paolo ne era sfornito quindi ne abbiamo inserito uno», continua l'assessora. Coinvolti diversi attori sociali che operano in collaborazione. La scuola, grazie alla collaborazione dell'Istituto comprensivo via Salvatore Pincherle 140, che ha reso disponibili gli spazi, il terzo settore, attraverso una associazione giovanile del municipio, l'assessorato alla Scuola e alle politiche giovanili, gli Uffici 285. Una cabina di regia imponente che ha reso possibile la restituzione al territorio di uno spazio, fisico e di idee, con laboratori, eventi e servizi in favore di ragazze e ragazzi, ma anche di famiglie e cittadini.
Recupero compiti, e attività dedicate a ragazzi con difficoltà, «un'attività specifica sarà per i DSA», precisa Francesca Vetrugno, «e in più si configura come luogo con attività, laboratori, e per dedicare ai giovani uno spazio in cui possano auto progettare, che abbiamo visto essere la cosa che ai ragazzi interessa di più e che interessa anche a noi», ha poi concluso.
Comments