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Edoardo Iacolucci

L'assistenza sanitaria ai senza fissa dimora è legge: dal Senato l'ok definitivo

Aggiornamento: 7 nov 2024

Il testo del disegno di legge è stato approvato all'unanimità in Senato. A Roma secondo le ultime rilevazioni sono oltre 2000 persone a vivere senza tetto

Tendopoli in piazza dei Cinquecento, Termini (La Capitale)
Tendopoli in piazza dei Cinquecento, Termini (La Capitale)

Il Senato ha approvato all'unanimità, con 130 voti favorevoli, il disegno di legge che garantisce l'assistenza sanitaria ai senza fissa dimora. La proposta, a prima firma di Marco Furfaro del Partito Democratico, è già stata approvata alla Camera e ora è definitiva. Questo provvedimento mira a colmare un vuoto di tutela, risolvendo una disparità che riguarda i diritti sanitari fondamentali dei senza dimora in Italia.


Obiettivo della legge: garanzia dell'assistenza sanitaria per i senza dimora

Il disegno di legge si pone come obiettivo quello di garantire l'accesso alle cure sanitarie per tutte le persone senza fissa dimora, una categoria attualmente esclusa dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). La legge si basa sui principi costituzionali dell'articolo 3 e dell'articolo 32, che sanciscono il diritto alla salute per tutti i cittadini, senza discriminazioni. Questo diritto include l'accesso alle prestazioni sanitarie essenziali, l'iscrizione al Ssn e la possibilità di scegliere un medico di medicina generale.


Dettagli del provvedimento

Il provvedimento, composto da tre articoli, istituisce un Fondo per l'assistenza sanitaria ai senza dimora.


Fondo per l'assistenza sanitaria, un fondo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 finanzierà un programma sperimentale nelle città metropolitane. Questo fondo consentirà di iscrivere i senza dimora alle liste delle Aziende Sanitarie Locali, permettendo loro di accedere ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e di scegliere un medico. Ripartizione del Fondo: Il fondo sarà distribuito tra le regioni, sulla base della popolazione delle città metropolitane, con un decreto ministeriale che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge. Il decreto sarà soggetto alla conferenza Stato-Regioni e alle associazioni di volontariato e di assistenza sociale.

Relazione Annuale al Parlamento: Ogni anno, entro il 30 giugno, il Governo presenterà alle Camere una relazione dettagliata sullo stato di attuazione del provvedimento, con un focus sul numero di senza dimora iscritti al Ssn. Sulla tipologia delle prestazioni sanitarie erogate, così come delle eventuali criticità emerse durante l'attuazione e dei costi sostenuti.


L'importanza della legge per i senza fissa dimora nella Capitale

Questa legge rappresenta una fondamentale conquista per i diritti civili e sociali nel Paese e a Roma si aggiunge al nuovo Piano sociale presentato in Campidoglio nei giorni scorsi.


Garantire l'assistenza sanitaria ai senza dimora, infatti, non solo rispetta i principi costituzionali, ma assicura una maggiore inclusione sociale per una delle categorie più vulnerabili.


Nella Capitale vivono oltre 2.200 persone senza un tetto. Lo scorso 20 aprile, sono stati raccolti dati in 407 punti di rilevazione, tra 338 aree urbane, 48 strutture notturne, 19 settori fluviali e 2 pertinenze ospedaliere e incontrate persone senza tetto in 204 aree (di 338 ossia nel 60,4 per cento delle aree); 15 aree si sono caratterizzate per una maggiore presenza (10 o più persone senza tetto).



Le donne senzatetto sono il 16,6 per cento del totale delle presenze in strada. L’età in strada è risultata più bassa. Va tra i 40 e i 49 anni. Per chi «sheltered homeless» (chi viv ad esempio in un camper) il gruppo più numeroso ha tra 60 e 69 anni.





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