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L’arte dei Papi: Unimarconi, Cet e ministero della Cultura per una mostra tra fede e bellezza

Redazione La Capitale

L'esposizione, ospitata dal Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 5 marzo al 31 agosto 2025, rappresenta un'occasione unica per esplorare il profondo legame tra i Pontefici e l'arte sacra attraverso i capolavori di alcuni tra i più grandi maestri della pittura italiana

Nell'anno del Giubileo, Roma si prepara ad accogliere un evento culturale di straordinaria importanza: la mostra «L’Arte dei Papi. Dal Perugino al Barocci». L'esposizione, ospitata dal Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 5 marzo al 31 agosto 2025, rappresenta un'occasione unica per esplorare il profondo legame tra i Pontefici e l'arte sacra attraverso i capolavori di alcuni tra i più grandi maestri della pittura italiana.


Organizzata dal Centro Europeo Turismo Cultura e Spettacolo (Cet) in collaborazione con il ministero della Cultura, la mostra si avvale di un prestigioso partenariato con l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, la quale apporterà un contributo fondamentale attraverso il restauro conservativo di alcune opere provenienti dalla Galleria Nazionale delle Marche e la redazione di un approfondimento accademico per il catalogo ufficiale della rassegna.


UniMarconi, Acomanni : «Ruolo attivo nella valorizzazione del patrimonio culturale»

L’impegno dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi in questo progetto si inserisce in un più ampio percorso di formazione e ricerca, volto a promuovere la conservazione, il restauro e la gestione dei beni storico-artistici. Attraverso il suo Corso di Laurea in Beni Culturali, l’Ateneo forma professionisti altamente qualificati, capaci di operare con competenza e sensibilità nel campo della tutela del patrimonio.

Come sottolinea Alessio Acomanni, presidente dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi:

«Partecipare a un evento di questa rilevanza significa mettere a disposizione della collettività il sapere e le competenze della nostra Università. Attraverso questa collaborazione, confermiamo il ruolo attivo dell'Università nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella trasmissione della conoscenza».

Un Percorso tra Capolavori e Storia

L’esposizione offrirà un viaggio straordinario attraverso i secoli, mettendo in luce il ruolo della Chiesa nella promozione dell’arte e della cultura. Tra le opere in mostra figureranno capolavori di artisti del calibro di Perugino, Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Sassoferrato e Federico Barocci. Un aspetto di particolare rilevanza sarà la valorizzazione di opere raramente esposte, provenienti dai depositi di prestigiose istituzioni quali Palazzo Barberini, Galleria Corsini, Galleria Nazionale dell’Umbria, Accademia di San Luca e Galleria Sabauda di Torino.

Questa operazione di recupero e di esposizione di capolavori meno conosciuti si inserisce in una più ampia strategia di tutela e divulgazione promossa dal ministero della Cultura, con l’obiettivo di restituire al pubblico opere di straordinario valore storico e artistico.


Conoscenza e Innovazione: La missione dell’università Marconi

Fondata nel 2004 come la prima Università digitale italiana riconosciuta dal Miur, l'Università degli Studi Guglielmo Marconi coniuga metodologie di formazione online con attività in presenza, offrendo un modello educativo innovativo e internazionale. Con oltre 16.000 studenti iscritti in 21 corsi di laurea, l’Ateneo si distingue per il suo approccio multidisciplinare e tecnologicamente avanzato, mirato a formare professionisti capaci di affrontare le sfide della contemporaneità.


La collaborazione con la mostra «L’Arte dei Papi. Dal Perugino al Barocci» testimonia l’importanza del dialogo tra il mondo accademico e quello culturale, ponendo l'accento sulla necessità di una formazione che unisca teoria e pratica, conoscenza e conservazione, passato e futuro.

In un periodo in cui il valore del patrimonio artistico diventa sempre più centrale nella definizione dell'identità culturale, eventi come questo assumono un ruolo fondamentale nel rafforzare la consapevolezza dell’importanza della memoria storica e della bellezza come elementi essenziali della società contemporanea.


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