L’addio dei fedeli a Papa Francesco tra silenzi, lacrime e gratitudine. «Ha parlato al cuore della gente»
- Anita Armenise e Rebecca Manganaro
- 8 ore fa
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La salma sarà esposta fino a venerdì, migliaia i fedeli in preghiera. Le voci commosse raccolte dopo la traslazione: «È stato un grande Papa»

A Roma è il tempo del silenzio, della preghiera, delle lacrime. Dalle prime ore di questa mattina, la salma di Papa Francesco è esposta nella Basilica di San Pietro, dove resterà fino a venerdì 25 aprile per l’omaggio dei fedeli. La traslazione del feretro dalla Cappella di Santa Marta ha segnato l’inizio di un addio che si preannuncia storico. Migliaia le persone in fila, tante le storie, i volti e le emozioni.
Subito dopo la traslazione della salma, La Capitale si è recata in piazza San Pietro per raccogliere le testimonianze dei presenti, profondamente toccati dall’evento. «È un grande Papa. Per me è un dolore enorme», ha detto una signora romana, in lacrime. «È stato importante per tutti, ha parlato al cuore della gente. Dovevo esserci oggi, era il mio modo per dirgli grazie». Accanto a lei, un giovane sacerdote colombiano, padre Alonso, racconta con un sorriso triste di essere giunto fino a Roma «per accompagnare Papa Francesco». I suoi occhi brillano mentre confida quanto lo abbia segnato una delle frasi più celebri del Pontefice: “Dio perdona tutti”. «La porto sempre con me – dice – mi ha donato tanto, oggi è un’emozione immensa».
In mezzo alla piazza, delle turiste arrivate dal Paraguay spiegano di non essere riuscite ad assistere alla traslazione, ma di aver sentito il bisogno di esserci comunque, per rendere omaggio a un Papa che ha sempre avuto parole affettuose per il loro popolo: «Non ce lo aspettavamo tutto questo. È un momento triste, ma dobbiamo seguire il suo esempio di speranza e pace. Diceva sempre che le donne del Paraguay sono le più gloriose dell'America Latina, e noi ci siamo sentite davvero amate».
«Ha saputo parlare con semplicità ai cuori»
Giovanni, un uomo sardo, descrive così il momento vissuto: «È stato bellissimo e allo stesso tempo molto triste. Vedere la persona che ha saputo abbracciare tutti noi, non esserci più, mette malinconia. Si è sempre immedesimato in ciascuno, ha parlato a tutti. Gli auguro una buona permanenza lassù».
E poi, a chiudere il cerchio delle emozioni, le parole di un gruppo di suore arrivate all’alba: «Stamattina siamo giunte molto presto. È stato tutto molto toccante. Mi ha colpito il silenzio e la compostezza della gente. Ringraziamo il Signore per questi dieci anni con Papa Francesco, il pastore vicino alla gente, che ha saputo parlare con semplicità ai cuori».
La cerimonia e il cordoglio mondiale
Alle 9 di questa mattina, la traslazione della salma ha preso il via con una preghiera nella Cappella di Santa Marta, presieduta dal cardinale Kevin Farrell. Poi il feretro, portato a spalla dai sediari, è stato condotto nella Basilica Papale. Niente catafalco, solo una bara semplice, come Francesco aveva chiesto. È stata adagiata a terra, all’altare della Confessione, davanti alla tomba di San Pietro, dove è stata benedetta con acqua e incenso. Le visite dei fedeli sono iniziate alle 11 e proseguiranno fino a venerdì sera. Domani la Basilica sarà aperta dalle 7 a mezzanotte, venerdì dalle 7 alle 19. La chiusura della bara è prevista per le 20.
Il governo italiano ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale. Bandiere a mezz’asta, eventi pubblici sospesi, e una commemorazione congiunta alla Camera dei Deputati prevista per oggi alle 16.
I funerali e l’arrivo delle delegazioni
Il funerale di Papa Francesco si terrà sabato 26 aprile a San Pietro. L’attesa è enorme: oltre 200mila fedeli sono attesi nella Capitale. Sono previsti maxi schermi a via della Conciliazione, piazza Pia e piazza Risorgimento per permettere a tutti di seguire la cerimonia.
Infine, Papa Francesco sarà sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come da sua volontà.