Inviti, disdette e scuse: cosa succede a «Più libri più liberi»
L'evento si svolgerà dalla mattina del 4 dicembre alle 10.30 fino all’8 dicembre. Come ogni anno sarà alla Nuvola dell’Eur. Ma l'invito della curatrice Chiara Valerio al filosofo Leonardo Caffo, accusato di lesioni aggravate dalla ex compagna, ha causato animate polemiche e illustri disdette
«La misura del mondo» è il tema di quest'anno di «Più Libri più liberi» la fiera nazionale interamente dedicata alla piccola e media editoria che dal 4 all'8 dicembre torna alla Nuvola dell'Eur.
Quest'anno si ricordano i 700 anni dalla morte del viaggiatore e scrittore de «Il milione», Marco Polo ed è dedicata «all’immaginazione che è misura esatta del mondo e di ciò che esso contiene». Un mondo di contraddizioni.
Tra queste, la presenza nel programma iniziale della kermesse letteraria di una «lectio magistralis» del filosofo Leonardo Caffo, coinvolto però in un processo per lesioni aggravate nei confronti della ex fidanzata, con sentenza prevista per il 10 dicembre. Una situazione subito apparsa particolarmente controversa essendo quest'anno la fiera dedicata a Giulia Cecchettin.
Inizialmente, la curatrice Chiara Valerio aveva difeso la scelta citando il principio di presunzione d’innocenza, ma non ha fatto altro che suscitare ulteriori critiche. Successivamente, Caffo ha scelto di ritirarsi dall’evento. Gli spazi previsti per il suo intervento saranno destinati a associazioni e centri antiviolenza.
Le disdette degli scrittori
Ma ormai il danno è fatto per molti partecipanti, come Pietro Turano e Fumettibrutti, Giulia Siviero, Carlotta Vagnoli che hanno depennato il loro nome dal programma, a cui da ultimo si aggiunge Zerocalcare: «Mi è sembrato evidentemente inopportuno invitare a una fiera dedicata a Giulia Cecchettin un uomo (confesso che non sapevo manco chi c***o fosse) accusato di violenza ai danni della sua compagna - ha motivato su Instagram con un "siluro" come lo stesso fumettista romano ha definito il suo messaggio -. Mi è sembrato sbagliato invocare il garantismo (che pure è un tema che mi sta molto a cuore in questo tempo di barbarie) per troncare una discussione sulla violenza di genere».
Zerocalcare non andrà alla fiera: «Un'occasione persa»
Per lo scrittore il grande errore tra l'altro è aver rimosso in questo caso la figura della donna «perpetrando quel meccanismo che vede gli uomini accusati di violenza continuare ad occupare lo spazio pubblico, invitati e celebrati, mentre le vittime spariscono, in nome di un garantismo che si preoccupa di tutelare e proteggere solo una delle parti». Tutto sbagliato per Zerocalcare, (Michele Rech) salvo le ultime scuse di Chiara Valerio: «Credo che sia mossa da fedeltà a un principio e non da altro; ma quando quello che facciamo si presta a così tante strumentalizzazioni, quando diventiamo utili agli articoli della Verità, quando i nostri nemici ci prendono a simbolo, è il momento di fermarci a riflettere pure se siamo in buona fede».
«Un'occasione persa» secondo Rech che precisa: «Non ho deciso di annullarlo perché penso che non si possa parlare con Chiara Valerio, ma perché mi pare impossibile glissare su questo tema e parlare di editoria come se niente fosse».
La sua casa editrice «Bao» cancellerà i panel della casa editrice, che avrebbe dovuto moderare Chiara Valerio ma rimarrà attivo «lo stand e i firmacopie degli autori -me compreso» conclude il fumettista.
Anche Fumettibrutti non andrà: «Serve presa di posizione contro violenza di genere»
Prima ancora di Zerocalrcare anche Fumettibrutti , pseudonimo di Josephine Yole Signorelli, dopo il caso di Leonardo Caffo su Instagram aveva spiegato: «Ho deciso di non presenziare a Plpl per quest’anno. Ci penso da giorni a come scrivere queste parole, mi aspettavo delle scuse e un cambio di rotta nelle intenzioni che purtroppo, ad oggi, non è arrivato. Tanti anni fa - racconta Fumettibrutti - nella città in cui vivo sono stata st****a. Ne ho parlato e scritto abbastanza, ho anche raccontato come i carabinieri mi sconsigliarono di denunciare il mio aggressore, pensando così di aiutarmi. Mi dissero che “tanto non credono manco alle donne".»
Il discorso sulla violenza di genere non è e non può essere un argomento di dibattito secondo Josephine Yole Signorelli ma richiede «una presa di posizione forte e chiara contro una società che la alimenta e ci uc***e».
Le scuse della fiera del libro e della curatrice Chiara Valerio: «Abbiamo Sbagliato. Siamo uno spazio di ascolto»
«Abbiamo sbagliato e ferito, oltre le nostre intenzioni, e ci scusiamo - scrivono Chiara Valerio e la Fiera del libro di Roma -. La fiera mette a disposizione queste sale per i centri antiviolenza, le associazioni, i gruppi e le singole persone che vogliono contribuire alla discussione contro la violenza di genere. Tra queste anche la sala inizialmente prevista per la presentazione di 'Anarchia' di Leonardo Caffo verrà messa a disposizione da Plpl e dall'editore Raffaello Cortina. Giovedì 5 ore 15.30 - Sala Vega; Venerdì 6 ore 12.30 - Sala Sirio; Sabato 7 ore 13.00 - Sala Aldus».
Più libri più liberi «è uno spazio d’ascolto, e vuole esserlo in particolare sulla violenza di genere come problema sistemico. Le contraddizioni - continuano ancora nel lungo messaggio di scuse -, sono l’occasione per capire meglio e perché tutti possano stare meglio. Non vogliamo tirarci indietro, vogliamo che la fiera rappresenti uno spazio sicuro in cui ogni voce possa essere ascoltata.
In questi giorni abbiamo ascoltato tutto ciò che è stato detto e abbiamo pensato che alcuni degli spazi della fiera debbano essere dedicati a discutere di ciò che è successo. Lavoreremo per la creazione di questi spazi».
La fiera «Più libri più liberi»
Quest'anno circa 600 espositori da tutto il Paese presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e circa 700 appuntamenti con autori, letture, confronti e dibattiti.
La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Chiara Valerio.
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