Incidente in via Tiburtina, sei studenti si schiantano in auto: morta una 21enne
Aggiornamento: 4 giorni fa
L'auto su cui si trovava la giovane, guidata da una 22enne, ha tamponato una Fiat 500 probabilmente a causa dell'alta velocità
Erano in sei studenti universitari fuori sede, a bordo di una Opel Mokka in via Tiburtina. Si sono schiantati intorno alle due di notte di sabato 16 novembre, e ad avere la peggio è stata Francesca Mandarino, una giovane di 21 anni. L'auto su cui si trovava ha tamponato una Fiat 500 e, probabilmente a causa dell'alta velocità, dopo un impatto con il guarda rail di cemento ha visto sbalzare due passeggeri seduti sul lato destro fuori dal veicolo. La studentessa si trovava sul sedile davanti, dal lato del passeggero.
Le condizioni delle altre persone coinvolte nell'incidente in via Tiburtina
Un altro ragazzo è stato trasportato in codice rosso al policlinico Tor Vergata dove è ricoverato in gravi condizioni. Alla guida dell'Opel un'altra ragazza, 22 anni, sottoposta agli esami di rito per rilevare eventuali tracce di alcol e droghe. Non sarebbero invece gravi le condizioni dei tre passeggeri dell'auto tamponata, anche loro studenti. A effettuare i rilievi sul posto dell'incidente in via Tiburtina i vigili urbani che hanno chiuso temporaneamente la strada per i necessari soccorsi.
I sindacati: «Occorre aumentare i controlli»
«Esprimiamo cordoglio per l'ennesima giovane vita stroncata sulle strade romane e apprezziamo gli sforzi profusi dal comando generale del corpo per far sì che i poliziotti locali lavorino in sicurezza, in attesa di protocolli operativi Le strade romane continuano a mietere vittime e devono essere considerate come luoghi di lavoro a rischio. Dalle campagne di sensibilizzazione, alla presenza di agenti nelle strade con autovelox ed etilometri, gli sforzi non sembrano essere ancora sufficienti per fermare le stragi. Occorre aumentare i controlli, colmando la pianta organica del corpo di polizia cittadino delle 2500 unità che da troppi anni mancano all'appello», commenta in una nota il segretario romano del Sulpl Marco Milani.
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