Incendio a Testaccio, 14 intossicati tra residenti e soccorritori. Tra loro un bimbo di 14 mesi
- Redazione La Capitale
- 9 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 apr
Rogo in un appartamento in via Giovanni Branca. Ricoverati residenti e agenti di polizia, alcuni entrati senza protezioni. Gualtieri: «Evitate conseguenze peggiori grazie a un intervento eroico»

È di 14 persone intossicate il bilancio del grave incendio divampato nella serata di lunedì 8 aprile in una palazzina di via Giovanni Branca, nel cuore del quartiere Testaccio.
Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, sarebbero partite da una friggitrice in un appartamento al quinto piano, per poi propagarsi rapidamente ad altre unità abitative dello stabile.
Tra i ricoverati ci sono 8 residenti – tra cui anche un bambino di 18 mesi, fortunatamente non in gravi condizioni – e 6 agenti di polizia intervenuti per salvare le persone intrappolate, in alcuni casi entrando senza dispositivi di protezione.
L'intervento di Gualtieri
«È stato un incendio violento, l’appartamento è completamente distrutto, ma grazie a un intervento tempestivo si è evitata una tragedia», ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accorso sul posto poco dopo il rogo. «Alcuni agenti sono entrati senza protezioni per mettere in salvo i residenti, tra cui anche un bambino. Sono stati straordinari, come lo sono stati i vigili del fuoco».
Il racconto dei soccorsi
L’incendio è divampato attorno alle 19.30 e ha interessato più piani dell’edificio, in particolare il quarto e il sesto, e ha reso necessaria l’evacuazione di parte della palazzina. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco, ambulanze e le forze dell’ordine.
Una testimone ha raccontato a LaPresse: «L’incendio è divampato dalla cucina di una signora anziana. La signora si è rifugiata sul balcone del salotto, ma il mio terrazzo è davanti al suo e quando ho visto il fumo e quelle fiamme spaventose le ho urlato di uscire, di scappare. Nella casa accanto la scena era ancora più spaventosa: una babysitter in terrazzo teneva il bambino in braccio proteggendogli la bocca con un fazzoletto. Era nel panico, gridava aiuto e piangeva. Poi sono riusciti a domare le fiamme e a mettere al sicuro lei e il bambino».
«Ringrazio profondamente i soccorritori – ha aggiunto Gualtieri – che con coraggio e prontezza hanno salvato vite umane. Speriamo che tutte le persone coinvolte possano riprendersi al più presto».
All'angolo con via Pietro Querini si trovava anche la cantante Paola Turci, che durante l'evacuazione avrebbe aiutato una persona anziana con difficoltà respiratorie.
Le condizioni attuali e le indagini
Secondo le prime testimonianze, le fiamme potrebbero essere state causate da un incidente domestico. Le autorità stanno effettuando accertamenti per chiarire l’esatta dinamica. Le indagini sono affidate alla Polizia del Distretto Trevi.
Non ci sono per il momento notizie gravi sulla condizione delle 14 persone ricoverate tra l'Umberto I, il San Camillo e il Santo Spirito.