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  • Redazione La Capitale

Incendio Monte Mario: "Si stanno riaccendendo i focolai"

Davanti alla collina di Monte Mario ormai devastata dall'incendio divampato ieri, mercoledì 31 luglio, i vigili urbani presenti sul posto sono convinti che il rogo sopito stia riprendendo vigore

La collina di Monte Mario il giorno dopo l'incendio. (La Capitale)
La collina di Monte Mario il giorno dopo l'incendio. (La Capitale)

«Si stanno riaccendendo i focolai». Davanti alla collina di Monte Mario ormai devastata dall'incendio divampato ieri, mercoledì 31 luglio, i vigili urbani presenti sul posto sono convinti che il rogo sopito stia riprendendo vigore. Da piazzale Clodio e dalle strade circostanti il fumo si vede e l'odore è ancora forte, ma non sono visibili fiamme. Nel frattempo il vento inizia a tirare più forte, e la preoccupazione aumenta. Due elicotteri sorvolano la zona, in un incessante lavoro che da ieri pomeriggio non si è mai interrotto, neanche nelle ore notturne.


Intanto proseguono le polemiche: da una parte chi sostiene che l'accampamento abusivo da cui sarebbero partite le fiamme (come dichiarato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri) era già stato più volte segnalato alle istituzioni competenti, dall'altra chi è convinto che esista un collegamento tra l'incendio di ieri e quello divampato in una zona vicina nella notte precedente. Fa parte del primo schieramento Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, che sostiene: «Non sono bastati gli appelli e le segnalazioni dell’Ente parco, né quelle del ministero della Giustizia per la vicinanza del tribunale, le migliaia di mail dei cittadini e delle associazioni, le richieste di intervento al Campidoglio e al municipio: nomadi e senza fissa dimora sono sempre rimasti lì».


Un'altra denuncia arriva dall'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali (Odaf) della provincia di Roma: «Le immagini di questa mattina del parco di Monte Mario hanno lasciato tutti senza parole. Uno dei polmoni verdi di Roma è stato colpito al cuore e al di là delle responsabilità che verranno accertate dagli inquirenti è sempre più urgente stringere un patto tra istituzioni, società civile e cittadini per tutelare uno dei tesori più preziosi della nostra città: il verde con alberatura secolari e a volte rare», dice il presidente dell'Odaf romano Flavio Pezzoli. «Dobbiamo abituarci - continua Pezzoli - ad essere parte attiva anche nel nostro quotidiano nella tutela del patrimonio verde cittadino anche segnalando situazioni di pericolo, o campi abusivi, che segnalo che in quell'area esistono da anni. Sicuramente un'attenta manutenzione dei parchi aiuta a prevenire e circoscrivere eventuali incendi o fatti calamitosi. Il nostro Ordine ha siglato un protocollo d'intesa con Roma Capitale proprio per dare una vera mano a preservare un patrimonio verde che non può andare perso».


Per quanto riguarda il secondo gruppo di persone, una prima risposta è arrivata ieri dal sindaco Gualtieri: «Il comandante dei vigili del fuoco ci ha detto che lui stesso sta facendo accertamenti perché lui adesso ha verificato che c'è stata una chiamata questa notte (tra martedì 30 e mercoledì 31 luglio, ndr) all'una e mezza, solo in un luogo diverso, lì vicino ma diverso». Secondo il primo cittadino, quindi, quella chiamata era riferita a «una cosa piccola» che «è stata stata risolta. Adesso loro stessi stanno facendo una verifica per capire se invece c'è un collegamento tra le due cose». Le immagini dell'incendio scoppiato nella stessa area verde, poche ore prima del grande rogo che ha divorato tutta la vegetazione, sono state immortalate dai residenti del quartiere in un video.





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