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Redazione La Capitale

Incendio Monte Mario, i geologi: "Possibili ripercussioni sulla stabilità del terreno colpito"

«La consapevolezza del concatenarsi di possibili effetti, che consentono oggi di simulare il possibile futuro manifestarsi di effetti conseguenti, può offrire alle comunità ed a chi le amministra elementi fondamentali per pianificare interventi mitigativi» spiega la Sgi

incendio monte mario

«Nei versanti incendiati, come conseguenza della combustione della copertura vegetale, possono innescarsi o riattivarsi, nelle stagionalità successive ed in concomitanza di piogge intense, fenomeni di instabilità del terreno, come le frane», a lanciare l'avvertimento in relazione all'incendio che ha colpito la collina di Monte Mario mercoledì 31 luglio, è Salvatore Martino della Società geologica italiana e ordinario di Geologia Applicata presso il dipartimento di Scienze della Terra ed il Centro di ricerca per i rischi geologici dell'università La Sapienza di Roma.


Geologi, le risposte del territorio ferito dalle fiamme

«Le cause dell'accaduto saranno acclarate -afferma il geologo -. Resta, però, in mano alla comunità scientifica, che si occupa del territorio e dei processi geologici che lo fanno evolvere, il compito di riflettere e di dare prospettive future agli effetti di quanto già accaduto e, soprattutto, di ciò che potrebbe nuovamente accadere».


Nella Società Geologia Italiana (SGI) i ricercatori studiano da anni gli effetti che gli incendi possono causare sul territorio, non solo nel momento in cui esplodono, ma anche a medio-lungo termine. «Il territorio ferito dall'incendio potrebbe rispondere diversamente a sollecitazioni derivanti da eventi meteorologici (come le piogge) o da vibrazioni (sia di natura antropica, specie se pensiamo alle aree urbane, che sismica)», spiega Martino.


Quello che viene evidenziato è il ruolo preparatorio di eventi che non sempre innescano processi di instabilità ma possono preparare altri agenti a farlo. Ed è proprio il caso dei versanti incendiati in cui la cicatrice lasciata dal fuoco potrebbe «indebolire» il territorio rendendolo più incline a «contrarre altre malattie».


Incendio Monte Mario: "Le conseguenze potrebbero richiedere interventi di stabilizzazione"

Nel caso specifico della collina di Monte Mario, «è ben nota alla comunità tecnico-scientifica, l'attitudine dei suoi versanti alla franosità - continua Martino - tale attitudine, documentata nel Piano di Assetto Idrogeologico dell'area municipale di Roma come anche nella Carta Geomorfologica di Roma». Gli eventi franosi che negli anni hanno interessato l'area dovrebbero evidenziare la necessità di realizzare interventi di stabilizzazione del versante, mediante opere di contenimento alla sua base.


«La consapevolezza del concatenarsi di possibili effetti indotti da eventi che colpiscono il territorio, nonché le avanzate capacità di analisi numerica, che consentono oggi di simulare il possibile futuro manifestarsi di effetti conseguenti, i cosiddetti 'scenari attesi', può offrire alle comunità ed a chi le amministra elementi fondamentali per pianificare interventi mitigativi nei confronti delle conseguenze di medio-lungo termine che, come nel caso degli incendi, possono interessare i territori colpiti», conclude Martino.


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