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Titty Santoriello Indiano

Incendio Magliana, preoccupanti i valori di diossina nell'aria

Sono ancora in corso i monitoraggi dell'Arpa. Ecoitaliasolidale:«Serve un piano straordinario»

Incendio Magliana, aria irrespirabile
Incendio in zona Magliana

I valori di diossina in zona Magliana, in seguito al vasto incendio di giovedì 20 giugno, sono risultati 126 volte superiori alla norma. Una rilevazione preoccupante per molti quartieri di Roma da Marconi a San Paolo, dall’Eur a Monteverde. I dati sono stati diffusi dall’ARPA, l’agenzia regionale protezione ambiente del Lazio, deputata ad effettuare il monitoraggio della qualità dell'aria. L’agenzia ha installato  «un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l'eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti».


L'incendio ha generato diossina

I valori delle diossine hanno raggiunto 38 pg/m3. Sebbene l’ARPA sottolinei che non esiste un riferimento normativo certo, l’OMS sostiene che concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 «Indicano la presenza di una fonte di emissioni localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina».


L'incendio

Giovedì scorso, nei pressi di  via Asciano, il quartiere Magliana viene invaso da una densa nube tossica: bruciano sostanze di ogni natura tra plastiche, arbusti e alberi.Il rogo ha coinvolto anche alcune capanne di fortuna vuote. Le due abitazioni limitrofe sono state evacuate per precauzione.  Come aveva spiegato a La Capitale  il presidente dell’XI Municipio Gianluca Lanzi «L’incendio è su un’area di competenza della Regione Lazio, in cui da sempre ci sono dei accampamenti abusivi. Era andata anche a fuoco un paio di anni fa. Adesso sta intervenendo la Protezione civile che ha richiesto ad Arpa Lazio delle centraline per il campionamento dell’aria».


«Serve un piano straordinario»

Mentre le rilevazioni Arpa sono ancora in corso il movimento  ecologista Ecoitaliasolidale ha espresso forti preoccupazioni per i danni ambientali che ha provocato l’incendio: «Non è possibile non intervenire lasciando quintali di rifiuti, anche rifiuti speciali e plastiche, a ridosso di baraccopoli abusive che non ci dovrebbero essere», ha fatto sapere il presidente Piergiorgio Benvenuti aggiungendo: «Ribadiamo che vi è la necessità di  un piano straordinario di messa in sicurezza di tutte le aree abbandonate che rappresentano un pericolo soprattutto in relazione alle alte temperature che avremo questa estate».


Per Ecoitaliasolidale è «necessario un maggior controllo delle sponde del Tevere per strappare all'abbandono ed al degrado spazi ambientali di pregio come la golena del fiume. Soprattutto una immediata messa in sicurezza di aree  che potrebbero causare pericolo di incendi e di insicurezza per i cittadini come è avvenuto in questi giorni  a Roma Sud». Benvenuti auspica anche «interventi di lavaggio delle strade per eliminare sostanze inquinanti che si saranno depositate».

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